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Scontri al Brennero, decine di denunce in arrivo

Da visionare 40 ore di filmati. Oltre 50 mila euro di danni tra privati, Rfi e Öbb. Commercio: perdite per 250 mila euro


di Massimiliano Bona


BOLZANO. La battaglia campale di sabato scorso al Brennero (quattro feriti e diciotto contusi), nell’ambito del corteo organizzato dai circoli anarchici trentini e dai black bloc, avrà conseguenze pesanti per i partecipanti. Oltre ai sei arresti e alle nove denunce già resi noti dalle forze dell’ordine nelle ore immediatamente successive ai fatti sono attese per i prossimi giorni alcune decine di denunce. Almeno 50 (ma si conta di riuscire ad identificare circa 200 partecipanti), da quanto si è appreso dalla forze di polizia impegnate al confine.

Per quanto attiene i reati contestati si spazia dall’interruzione di pubblico servizio ai danneggiamenti, dall’adunata sediziosa al porto di oggetti e armi atti ad offendere, senza dimenticare resistenza a pubblico ufficiale e il travisamento. Per farla franca c’è chi è arrivato perfino a coprirsi con il nastro le scarpe da ginnastica in modo tale da rendere ancora più difficile il compito delle forze dell’ordine.

Quaranta ore di filmati. La polizia sta raccogliendo materiale utile (video e foto in particolare) da diverse fonti, ma la parte più corposa dell’inchiesta è supportata da 40 ore di filmati già a disposizione della scientifica. Per arrivare all’identificazione di gran parte dei partecipanti - in totale erano quattrocento - sono state attivate le questure di mezza Italia.

Si sa per certo che al Brennero sono saliti anarchici dalla Lombardia, dalla Sardegna, ma anche dalle Marche. Oltre alla nutrita schiera di trentini, in prima linea nell’organizzazione della protesta, e ad una rappresentanza più sparuta di altoatesini. Questi ultimi hanno tra i 20 e i 30 anni, ma tra loro non manca nemmeno qualche antagonista attempato.

Le denunce dei privati contro gli anarchici. Il corteo, che ufficialmente era contro le barriere al confine, ma che a molti è parso un pretesto per scatenare la guerriglia (in stazione, lungo la Statale e l’autostrada) ha provocato danni a non finire: tra le denunce ci sono quelle di Rfi (per un magazzino semi-distrutto in stazione) ma anche delle ferrovie austriache Öbb(i manifestanti hanno strappato gli estintori dai vagoni). Danneggiate diverse auto, tra cui quella della polizia e della rete televisiva Tca-Alto Adige Tv (gomme tagliate). Almeno una decina i privati che si sono già fatti avanti.

Mancato guadagno. «Ogni manifestazione ci costa, come minimo, 250 mila euro di mancato guadagno»: a sostenerlo è Maximilian Wild del Dob. Il corteo di sabato ha ricompattato il movimento anarchico, che in Italia conta un migliaio di attivisti. E 400 tra i più violenti si sono radunati al confine. Ora almeno 50 fra loro pagheranno il conto.













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