Sciopero medici, la Cisl esulta 

E Paoli contesta i dati dell’Azienda sanitaria che parlano di un’adesione al 35%



TRENTO. Continua il balletto di cifre sulla due giorni di sciopero dei medici di base indetto dalla Cisl. L’Azienda sanitaria riferisce di un’adesione del 35,58%. «In particolare nella giornata del 31 gennaio e, per il turno di continuità assistenziale nella notte tra il 31 e l’1 febbraio, su un totale di 379 medici potenzialmente interessati allo sciopero, hanno annunciato l’astensione dal lavoro, 134 professionisti pari al 35,36%. Per quanto riguarda la giornata del 1° febbraio, lo sciopero interessava esclusivamente l’assistenza primaria e, su un totale di 349 medici potenzialmente coinvolti, hanno comunicato l’adesione allo sciopero 125 professionisti, pari al 35,82%. Gli effetti economici per l’intera categoria consistono in minori compensi pari a 42 mila euro».

Per nulla d’accordo Nicola Paoli, segretario della Cisl Medici del Trentino. «Se l'Azienda interpreta il conteggio dei dati degli scioperanti su Trento città come ha interpretato che nel maxiambulatorio di Viale Verona siano sufficienti 7 medici piuttosto che i 19 comprese le 4 guardie mediche per fare una aft regolare, casca male. Sottolineiamo che nessuno dei nostri medici, al contrario di quanto ha comunicato l'Azienda, ha mandato l'adesione, perchè fa testo, per Regolamento della Commissione Nazionale degli scioperi, il comunicato di Intesa sindacale Cisl medici.Quindi se la Apss ha in mano l’adesione di 134 medici, questa va aggiunta agli oltre 200 che hanno scioperato per Cisl medici, perchè sono medici delle altre sigle sindacali, non certo della nostra. Che poi si sottolinei il fatto che esiste solo Trento, dimenticando Rovereto, dove ha scioperato il 48% del totale dei medici, è grave. In riferimento ai dati dell'astensione dal lavoro dei medici di medicina generale, riteniamo quindi inesatti, incompleti e fuorvianti le stime segnalate dall'Apss. Dalle nostre informazioni, valle per valle, città per città, segnaliamo che in Vallagarina hanno scioperato il 48% del totale dei medici convenzionati. In Primiero ha scioperato il 98,5% degli aventi titolo; in Alto Garda e Ledro hanno scioperato il 65,3%; in Val di Non e in Val di Fiemme ha aderito il 57,8% di tutti i medici; in Rotaliana ha scioperato il 48,9% dei medici. E così via via. Tale risultato è eccezionale, avendo risposto al nostro appello oltre il 90% dei nostri iscritti».















Scuola & Ricerca

In primo piano