Sciopero dei medici di base, si tratta fino all’ultima ora

TRENTO. Due giorni di trattative (ieri e lunedì) con l’obiettivo di arrivare alla revoca dello sciopero dei medici di base proclamato per domani e venerdì dalla Cisl medici. Ma ieri sera - al termine...



TRENTO. Due giorni di trattative (ieri e lunedì) con l’obiettivo di arrivare alla revoca dello sciopero dei medici di base proclamato per domani e venerdì dalla Cisl medici. Ma ieri sera - al termine dell’ultimo confronto tra Provincia, azienda sanitaria e medici - ancora non erano giunte comunicazioni ufficiali né da parte del sindacato guidato da Nicola Paoli, né da parte dell’Azienda sanitaria e dell’amministrazione provinciale. Solo questa mattina i pazienti dei medici di base aderenti alla Cisl sapranno se potranno contare (domani) sull’assistenza del loro medico di fiducia.

Ma quali sono le condizioni chieste dalla Cisl per ritirare la protesta? «Abbiamo ricevuto aperture alla nostre posizioni da parte della Provincia, in particolare dall’assessora Segnana -ha spiegato Paoli - ma in questa vicenda il nostro interlocutore è l’azienda sanitaria e solo con un documento firmato dal direttore generale Paolo Bordon possiamo eventualmente ritirare la nostra protesta senza incorrere in una sanzione da parte dell’authority».

Sul piatto c’è l’impostazione del maxi ambulatorio voluta dall’azienda sanitaria e contestata dal sindacato guidato da Nicola Paoli: «Devono dire chiaramente che quella non è un’Aft oppure modificare il modo in cui quell’ambulatorio è organizzato e quindi risolvere i dubbi relativi alla privacy per la condivisione delle informazioni mediche dei pazienti. Solo a queste condizioni potremo ritirare la nostra protesta che è condivisa da tutti i nostri associati. Quanto all’azienda ci chiediamo perché non abbia già comunicato lo sciopero rischiando di essere raggiunta dalle sanzioni previste dalla normativa».













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