la polemica

Schützen contro Rossi: "Vuole l'adunata degli alpini? Perderà il nostro voto"

A Castello Tesino, duro attacco del comandante dei cappelli piumati Dalprà: "Quando serviva ci ha chiesto aiuto. Ora non gli serviamo più". Il governatore: "Non recedo di un millimetro".



CASTELLO TESINO. Gli Schützen all'attacco di Ugo Rossi, "reo" di sostenere l'adunata degli alpini del 2018. A Castello Tesino, nel corso delle celebrazioni in onore del beato imperatore Carlo I d'Austria, il comandante della Federazione dei cappelli piumati Paolo Dalprà ha pronunciato un duro intervento: "E' venuto a chiederci il voto quando gli faceva comodo", ha detto rivolgendosi a Rossi. "Ora non gli serviamo più. Ma se non cambia idea sull'adunata, nulla sarà come prima".

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Poi Dalprà ha aggiunto. "Noi non siamo contrari alle adunate degli alpini, le rispettiamo, ma diciamo un secco no a quella del 2018 a Trento. Da tempo abbiamo chiesto di spostare il luogo a Passo Vezzena per una celebrazione senza alcun vessillo. Rossi ha deciso di appoggiare la proposta degli alpini e questa presa di posizione, caro presidente, potrebbe avere per lei un effetto boomerang". Scroscianti gli applausi della folla riunita in piazza, che ha dato così il suo pieno sostegno a Dalprà.

Il presidente Rossi, che non era presente alla cerimonia, ha respinto al mittente le accuse definendole poco rispettose della sua persona e delle istituzioni: "Io non recedo di un millimetro", ha commentato. "L'adunata servirà a mettere fine a discussioni che vanno avanti da decenni".













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