Saldi, «golpe» dei negozianti: si parte il 3

Ignorate le direttive delle associazioni di categoria. Intanto via alle svendite «camuffate»


Luca Marognoli


TRENTO. L'indicazione del Comune era di partire il 6 gennaio, per allinerarsi con il Veneto. Ma a fare testo sono le dichiarazioni depositate in Camera di Commercio, dalle quali si deduce che la grande maggioranza dei negozianti di Trento daranno il via alla stagione dei saldi lunedì 3. Con buona pace di chi avrebbe voluto decidere per loro. Intanto sono già partiti i saldi "mascherati".
Date di partenza obbligate non ce ne sono più, vige la "deregulation" e ognuno si regola come crede. Così i commercianti si comportano come i ciclisti che, ancora in gruppo, si guardano per capire chi sferrerà la volata: tutti gli altri lo seguiranno. E qui il passaparola fa più di tanti "tavoli" di concertazione.
Ma intanto l'anticipo di Rovereto e Pergine, che inaugureranno il periodo delle svendite domenica 2, si riduce ad una sola giornata sul capoluogo, dove mettersi d'accordo tra negozianti è diventata una vera e propria impresa.
«Due settimane fa sembrava che si iniziasse tutti il 6», dice Ivan Anesi della boutique Paranà, di via Diaz. «Vedo che tanti partono il 3 e la gran parte si dovrà adeguare per non restare tre giorni con le mani in mano. Stamattina (ieri, ndr) al Tg1 hanno comunicato le date di partenza: Trento era l'unica con data libera...». Da Paranà niente saldi "all'interno": «Per ora si fa il cambio merce e stiamo lavorando bene. C'è chi sostituisce il capo e magari aggiunge qualcosa. Tanti anche i ragazzi che vengono con la busta ricevuta a Natale dalla nonna, i 100 euro, e li "fulminano" subito comprandosi jeans o felpe. Qualcun altro invece cerca la camicia o la giacca elegantina per Capodanno».
Nel vicino Glenfield, Agnese De Carli invoca correttezza nei riguardi dei clienti: «Partire subito? Si potrebbe anche ma non sarebbe giusto nei confronti di chi è venuto una settimana fa. Altrimenti, a forza di anticipi, a Natale non compra più nessuno. Quindi teniamo duro per qualche giorno ancora».
E la data? Si va in ordine sparso? «Cerchiamo di capire, in Camera di Commerc io, quando partono gli altri. Ho visto che più o meno tutti iniziano il 3. Poi ci sarà la Befana, giorno in cui abitualmente si lavora molto, più che non la domenica 9».
Molto critico nei confronti delle associazioni di categoria Andrea Brocoli di Dag Store: «Non ci sono direttive precise. A Rovereto almeno Giulio Prosser (presidente dei negozianti, ndr) ha messo d'accordo tutti sulla data del 2. Le associazioni di Trento sono piuttosto latitanti: va detto. Quanto a me, io ho dichiarato il 3, ma ai clienti abituali lo sconto lo faccio già».
Una politica analoga è quella praticata da Fabio Pretto, dell'omonimo negozio di via Oss Mazzurana: «Ai clienti che vengono 4-5 volte l'anno si cerca di dare la precedenza, mentre per gli altri aspettiamo il 3», afferma, dichiarando che gli sconti vanno dal 30 al 50%. «Sulle date, mi dicono che c'è chi ha chiesto il 27, chi il 3 o il 6. Tra di noi ci si parla per cercare di partire assieme, nell'interesse del cliente che altrimenti non capisce più niente».
Da Max Mara, in piazza Italia, sul bancone è comparso un cartello: "20% di sconto alla cassa". «Da ieri ci hanno avvisato che potevamo iniziare con i ribassi all'interno», dice Oriella Brancalion.
«Ufficialmente partiremo invece il 2 gennaio».
Qualcuno che aspetta però c'è: «Noi iniziamo dalla data istituzionale, il 7 gennaio, lo stesso giorno in tutto il Trentino-Alto Adige», dice Luca Bonfante di Sportler Alpin. «E' una questione anche di pubblicità. Ma mi rendo conto che sarà complicato gestire la cosa visto che alcuni partono prima».
Alle Manifatture Lombarde ora è tempo di inventario, spiega Giuliana. «La fiera del bianco verrà dopo». Anche da Incontro non hanno nessuna intenzione di bruciare i tempi: «Noi seguiamo le direttive di categoria, credo che si parta il 6», dice il titolare, Mauro. «Adesso? Già si corre molto. C'è ancora l'atmosfera del Natale».

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