Rossi: incontro con Delrio assieme a Kompatscher e Serracchiani

Il governatore trentino a confronto sul Decreto Irpef: «È un’illogicità, ha una misura che per noi non è equa»



TRENTO. Da una parte una verifica a breve sulle questioni del decreto Renzi che hanno fatto sollevare le obiezioni delle Province autonome. Dall'altra la ripresa delle trattative tra Speciali del Nord e Stato con un apposito tavolo e date già fissate per maggio. Sono questi i due risultati dell'incontro che si è tenuto stamani a Palazzo Chigi tra i presidenti delle Province autonome di Trento, Ugo Rossi, di Bolzano, Arno Kompatscher, e della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Deborah Serracchiani, con il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, e il sottosegretario agli affari regionali, Gianclaudio Bressa. A riferirne, dopo l'incontro, è Ugo Rossi. «La nostra opinione - ha spiegato sul decreto Renzi - è quella di un'illogicità e di una non equità di questa misura. Ci sono dei profili d'interpretazione che potrebbero anche farla tendere verso un effetto non negativo nei nostri confronti e il sottosegretario Delrio si è impegnato a lavorarci e a darci una risposta nel più breve tempo possibile.». «C'è però - ha aggiunto Rossi - un altro aspetto che abbiamo sottolineato, che accanto all'eventuale correzione di questo decreto in fase di conversione, devono concretizzarsi entro un tempo brevissimo i tavoli sull'assetto finanziario tra le autonomie speciali e lo Stato. C'è un impegno preso dal sottosegretario Bressa, su incarico di Delrio, di convocare un incontro tecnico il 7 (Friuli) e 8 maggio (Trento e Bolzano), a cui seguirà - il 19 e 20 maggio - il tavolo tecnico-istituzionale per la condivisione delle riforme globali nei rapporti finanziari tra lo Stato e le amministrazioni 'specialì del Nord con l'obiettivo di formalizzare le intese entro giugno. In altri termini, come più volte ripetuto, si tratta di garantire alle nostre Province una certezza rispetto ai loro impegni nei confronti dello Stato, ma che possa nel contempo assicurare allo Stato certezze anche in merito agli equilibri della finanza pubblica».













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