incontro con i sindacati 

Rossi apre allo sblocco del turn over in Provincia

TRENTO. Il Presidente Ugo Rossi apre all’ipotesi dello sblocco del turn over nel pubblico impiego trentino. Ieri la riunione con le parti sindacali per esaminare i punti della finanziaria che...



TRENTO. Il Presidente Ugo Rossi apre all’ipotesi dello sblocco del turn over nel pubblico impiego trentino. Ieri la riunione con le parti sindacali per esaminare i punti della finanziaria che interessano progressioni di carriera, risorse contrattuali, prepensionamenti. «Il presidente ha ascoltato le nostre istanze ed ha compreso le preoccupazioni che riguardano il futuro del personale della Provincia e dei suoi enti. Siamo ottimisti», commenta Giuseppe Pallanch della Fp Cisl, che rimarca il fatto che le ultime assunzioni in Provincia, 42 giovani a tempo determinato, l’ occupazione nel pubblico impiego resta un problema: le assunzioni sono ferme, tra il 2013 e il 2015 in Alto Adige le assunzioni a tempo indeterminato sono cresciute del +0,8%, mentre in Trentino registrano un calo del -2,1%. Nei prossimi 5 anni 600 i dipendenti provinciali che andranno in pensione, 120 solo quest’anno. Se il turn over non si sblocca mancherà personale, soprattutto in settori delicati come quello della santità che, tra l’altro, deve fare i conti anche con 800 dipendenti che lavorano da anni nel settore, che sono ancora precari e non sono più giovanissimi.Un incontro che il segretario della Fp Cgil Giampaolo Mastrogiuseppe definisce «moderatamente soddisfacente»: «Il presidente ha mostrato una certa sensibilità rispetto alle istanze che la Cgil porta avanti e difende da tempo. Tra queste l’istituzione della quinta posizione economica (le cosiddette progressioni orizzontali) assieme alle riqualificazioni (progressioni verticali). Si è discusso positivamente di superare gli attuali parametri per giungere a uno sblocco del turnover: anche la parte datoriale ha dovuto prendere atto che diversi servizi rischiano, altrimenti, di “implodere”. Ancora: ci sono elementi per lavorare sui percorsi di stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione».













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