il caso

Rossi: "Accoglieremo più profughi se aumenterà il flusso per la chiusura del Brennero"

Il governatore ha parlato al consiglio riunito per la seduta straordinaria dedicata all'emergenza immigrazione



TRENTO. "Ad Alfano abbiamo offerto leale collaborazione con lo Stato il che significa che faremo la nostra parte nell’accoglienza dei profughi e anche di più nel caso si dovessero verificare maggiori afflussi a causa del blocco delle frontiere". Lo ha detto il governatore Ugo Rossi al consiglio straordinario sulla chiusura del confine del Brennero, chiesto dai consiglieri della minoranza.

Una disponibilità data a fronte del fatto – ha aggiunto Rossi - che" servono misure sul territorio italiano ben prima dell’arrivo di queste persone da noi. Alfano ha dato rassicurazioni su prima accoglienza e identificazione e redistribuzione. E rassicurazioni sono state date anche sul fatto che ci sarà un impegno europeo e la collaborazione con la polizia austriaca. Tra le preoccupazioni c’è anche quello delle difficoltà nel trasporto merci, tema sul quale c’è al lavoro una task force. I controlli verranno anticipati lungo l’A22 per evitare l’effetto collo di bottiglia al Brennero".

Il presidente Bruno Dorigatti, ricordando che anche a Bolzano oggi hanno affrontato questo tema, ha detto che la questione dei profughi rischia di scardinare l’assetto democratico delle nostre società.

Approvata la mozione firmata dai capigruppo della maggioranza che impegna la giunta a "sostenere l’accoglimento dei migranti con procedure uniformi nei paesi europei; a invitare l’Austria a sostituire le barriere con controlli al confine; a coordinare le accoglienze con Bolzano; a ridistribuire i profughi sul territorio nazionale, a velocizzare le richieste di protezione internazionale e a intraprendere iniziative politiche per evitare le chiusure nazionali e a far proseguire l’esperienza dell’Euregio".













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