Roncegno mette in buca la Panarotta

Il consiglio comunale approva il «Protocollo» per lo sviluppo turistico: in cambio avrà un campo da golf con 9 green


di Marika Caumo


RONCEGNO. Sì al Protocollo d'Intesa. In cambio però l'ampliamento a 9 buche del campo da golf, per arrivare in futuro a 18. E un nuovo spiraglio per l'acqua della Pamera.

Ad un mese dalla discussa sospensione del “Protocollo” che coinvolge anche Pergine e Levico e che prevede in primo luogo il rilancio della Panarotta, il consiglio comunale ha dato l'ok all'unanimità. Lo ha fatto alla presenza dell'assessore Tiziano Mellarini e del dirigente generale Paolo Nicoletti, che poco prima avevano incontrato i capogruppo in una riunione definita a tratti "vivace". Un protocollo che per quanto riguarda Roncegno va a toccare due strutture importanti, Palace Hotel e Villa Flora, che passeranno a Patrimonio del Trentino. La scuola alberghiera rimarrà nelle sale del Villa Flora, mentre per il Palace a fine anno sarà pubblicato un bando per la gestione: non è previsto nessun affitto ma l'obbligo di provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria, che supera i 2.5milioni di euro. L'amministrazione ha ottenuto che nel bando si inserisca di portare da 8 a 10 i mesi di apertura dello stabilimento termale e di convenzionarlo con il Servizio sanitario, con benefici per i cittadini, e il Comune potrà disporre del Salone delle Feste e della Sala del Camino.

Per quanto riguarda l'acqua termale, la Provincia metterà a disposizione un quantitativo maggiore all'attuale, fatto salvo il fabbisogno delle terme di Levico. Da parte dell'assessore Mellarini la garanzia, stabilita per legge, dell'equità nella sua distribuzione.

«A completamento del protocollo c'è un altro progetto. Abbiamo un campo da golf da 6 buche, con una Club House sovradimensionata: sarà portato a 9 per arrivare in futuro a 18, senza intaccare terreni agricoli perché l'area è comunale e già destinata ad uso sportivo», ha spiegato il sindaco Mirko Montibeller, ricordando come del progetto, che non è però formalmente inserito nel Protocollo, si sia iniziato a parlare lo scorso autunno e sia stato condiviso ad inizio marzo anche dalle due Comunità di valle della Valsugana, dall'Apt e dagli altri Comuni interessati di Borgo e Levico.

«Il golf è un prodotto che in realtà manca e va allargato, con l'Apt che dovrà assumerne la regia. In Valsugana c'è grande interesse, andrà ad arricchirne l'offerta turistico-sportiva che già conta sul cicloturismo. Qui risposte ne dobbiamo dare, obiettivo è anche riportare una ruralità modernizzata», ha aggiunto l'assessore, invitando a puntare sulla montagna ed elogiando il Lagorai, definito "Il futuro del turismo verde del Trentino". Un progetto di ampio respiro per l'intera valle insomma, che punta ad essere fiore all'occhiello provinciale, con il rilancio turistico di Roncegno che passa per lo sport, le cure termali convenzionate e la montagna.

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