Riva del Garda: spiaggia Olivi, traguardo vicino

Il presidente Tanas, ora a caccia del gestore, ha illustrato i lavori in corso



RIVA. Sopralluogo della Sovrintendenza al cantiere della Spiaggia degli Olivi: c'è da scegliere fra quattro tonalità di bianco -preparate su uno dei pilastri del vecchio trampolino- quella che più s'avvicina all'originale voluto, negli anni trenta del secolo scorso, dall'architetto Giancarlo Maroni. Sparirà il giallo che, dalla centrale del Ponale all'hotel Sole, costituiva una costante per gli edifici affacciati sul lago. Il dettaglio, segnalato dal presidente della Lido, Marco Tanas durante un sopalluogo al cantiere, segnala la filosofia del progetto dell'architetto Gianni Calzà, destinato a restituire alla città uno dei suoi gioielli. Il rispetto dell'originale è confermato in una lunga serie di particolari che i rivani potranno riscoprire tra fine marzo e Pasqua 2011, quando la Spiaggia riaprirà. C'è un gioco di volumi nel controsoffitto del salone circolare (prima nascosto dalle luci soffuse del Tiffany); una coroncina tonda di pietra rossa nel soffitto dell'ingresso, all'altezza di quella che era la biglietteria: il materiale, è identico a quello delle scalinate interne (risposizionate) e dei blocchetti (bocciardati e tirati a lustro) posti in cima alla fila di colonnine che sui due lati delimitano la terrazza verso il canale. Il rispetto del passato ha imposto anche una speciale realizzazione dei telai in ferro che fissano le vetrate della sala al pianoterra: di fronte all'impossibilità di riutilizzare gli originali, s'è dovuto ricorrere ad un artigiano senza badare ai costi. Anche alcune delle cabine spogliatoio ricavate da Maroni nelle due ali al pianoterra -verso il canale e verso la Fraglia- sono state lasciate intatte: nelle altre -dopo il divieto di abbatterle- Calzà ha ricavato spazi senza specifica destinazione, che potranno servire da depositi. Quanto al resto, il cantiere sta viaggiando verso la conclusione: nella parte al pianoterra dov'era il bar e prima ancora l'ingresso ai bagni, stanno allestendo la cucina; nelle due torrette ai lati dell'esedra al primo piano, verranno posizionati l'ascensore ed i servizi verso la Fraglia ed un punto di somministrazione collegato alla cucina con un montacarichi dall'altra parte. Tanas ora segue l'ultimo atto, ossia la caccia al gestore. Abbandonata la via del bando (l'unica risposta pervenuta è stata giudicata non idonea dal cda della Lido), il presidente sta contattando direttamente alcuni imprenditori del settore, trentini se non proprio altogardesani, che siano in grado di garantire quel livello qualitativo che la proprietà giudica irrinunciabile. Il lavoro è complesso perchè la gestione dovrà occuparsi, oltre che del ristorante e del bar, anche del calendario di eventi necessari ad assicurare alla rinata Spiaggia quella funzione di vetrina della città che la Lido le ha assegnato. Il tutto senza dimenticare l'aspetto economico, che nonostante i 120.000 euro annui per l'affitto Tanas non ritiene pregiudiziale.













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