Rissa tra disoccupati per i corsi della Provincia

Venerdì scorso botte, insulti e urla all’Agenzia del lavoro In ballo i tirocini per macellaio, aiuto cuoco e panettiere


di Luca Pianesi


TRENTO. Botte, spinte, urla e graffi per poter partecipare ai corsi di formazione per macellaio, panettiere e aiuto cuoco. E' quanto è successo venerdì mattina al Centro per l'impiego, dell'Agenzia del lavoro di via Maccani, a circa 250 disoccupati. Gli aspiranti lavoratori, infatti, dopo essersi ammassati alla porta d'ingresso dell'Agenzia, alle 8.30, al momento dell'apertura, si sono lanciati tutti, contemporaneamente, sulla macchinetta che distribuiva i bigliettini per prenotare il colloquio con gli operatori. A questi corsi, infatti si accede per prenotazione, dopo aver sostenuto un breve colloquio, secondo la logica del “chi prima arriva meglio alloggia”. E i posti a disposizione erano 20 per quello da aiuto cuoco, 15 per quello da macellaio e 15 per il panettiere. Le persone che accedono a questi tirocini ricevono un pagamento dalla Provincia, di 3,50 euro all'ora. Una cifra discreta, di 1.680 euro totali (tutti e tre i corsi durano 480 ore), per presenziare a delle lezioni che instradano verso un mestiere e una professione. E ciò, soprattutto, in un periodo di crisi e penuria di posti di lavoro, come l'attuale. Inoltre l’Agenzia del lavoro era da dicembre che non apriva la possibilità di accedere a corsi di questo tipo, retribuiti. Nei mesi scorsi, infatti, si era limitata a fare tirocini di formazione del personale, a pagamento per chi li sosteneva. Tutte queste ragioni, aggiunte a una buona dose di esasperazione e di cattiva educazione, hanno trasformato, il venerdì mattina dell’Agenzia del lavoro in una specie di saloon del Far Weest. Spintoni, graffi e grida. Decine di persone che si insultavano e che rivendicavano il diritto al posto. Tutte lanciate verso un unico obiettivo: il bigliettino delle prenotazioni. Una rissa furibonda che ha costretto gli operatori dell’Agenzia a chiamare le forze dell’ordine. E la bagarre è andata avanti per diversi minuti, fino a quando la macchinetta non s'è rotta. A quel punto i dipendenti dell’Agenzia del lavoro sono riusciti a ristabilire la calma, hanno aggiustato il distributore di numerini e hanno gestito personalmente la consegna dei bigliettini, con le forze dell’odine posizionate all’esterno per garantire un normale svolgimento delle operazioni. Viene da chiedersi se le modalità di accesso a questi corsi, in un periodo di crisi come, sia quello corretto. Per molti dei disoccupati che erano in fila, in via Maccani, venerdì mattina, occasioni come queste diventano di primaria importanza, ed il rischio che si creino forti tensioni, se si affida tutto a una “corsa a chi arriva prima”, è altissimo. Forse bisogna rivedere le regole, magari ispirandosi all’Agenzia del lavoro di Bolzano che distribuisce lavori e posti per i corsi in base a dei cataloghi.

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