Riduzione consiglieri, la Commissione dice no

Parere negativo in Provincia all ddl che porterebbe il Consiglio da 35 a 27 componenti. Solo Firmani ha votato a favore



TRENTO. Parere negativo al disegno di legge costituzionale del deputato Pd Cabras è stato espresso dalla Prima commissione del Consiglio provinciale di Trento. Unico voto favorevole è stato quello del consigliere Idv Bruno Firmani, sei i voti contrari. Il Consiglio provinciale di Trento verrebbe ridotto da 35 a 27 componenti e i capigruppo del Consiglio provinciale di Bolzano si erano già espressi contro, con un solo voto favorevole.

Ha parlato per primo Rodolfo Borga (Pdl), richiamando la particolare necessità in Regione di tenere conto delle minoranze linguistiche. E chiedendo che si voti piuttosto a favore del ddl per l'abolizione della "porta girevole", prossimo alla discussione in Consiglio provinciale. Margherita Cogo (Pd) ha assicurato che l'onorevole Antonello Cabras è un convinto autonomista e ha incluso nel suo progetto il Trentino Alto Adige solo per non escluderlo a priori da una previsione concepita per le Regioni a Statuto speciale. Secondo Cogo chiamarsi fuori da questa riforma senza fare alcunché non farebbe certo recuperare simpatie al Trentino, dove il sistema della "porta girevole" aumenta di fatto il numero dei consiglieri; e dove si pone anche un problema di ridurre l'ampiezza dei consigli comunali. Franca Penasa (Lega Nord Trentino) ha detto che non è serio proporre una norma uguale per situazioni oggettivamente diverse. E il collega capogruppo Alessandro Savoi ha detto che la riforma da fare è quella per la soppressione della "porta girevole". Per Bruno Firmani (Idv) la politica deve ridurre tutto, dal numero dei Comuni alle Circoscrizioni, fino anche - per dare buon esempio - alla consistenza dei nostri Consigli provinciali. Secondo il Presidente Renzo Anderle (Upt), l'attuale numero di 35 consiglieri è adatto alla nostra realtà. Né è giusto ragionare sul tema a partire solo dall'istanza di ridurre i costi della politica.

Parere favorevole è invece arrivato dalla Commissione per la delibera della Giunta provinciale sulla riorganizzazione delle società controllate della Provincia autonoma. L'assessore Alessandro Olivi ha ricordato che fu il Consiglio provinciale a impegnare l'esecutivo a studiare il riordino e l'efficientamento e ha citato tra i programmi l'incorporazione della Tecnofin Trentina spa nella Cassa del Trentino spa, con crescita del capitale di quest'ultima da 33 a 130 milioni di euro. Ha poi detto che la Trentino Marketing spa verrà invece incorporata nella Trentino Sviluppo spa. Verranno acquisite dalla Pat le quote di altri soci (come Camera di Commercio e Università), sulla base di perizie. Trentino Sviluppo verrà strutturata su tre divisioni: turismo, attività produttive e innovazione.

L'assessore ha infine spiegato che l'asset di Funivie Trento Sardagna verrà incorporato nella Trentino Trasporti spa. La Commissione ha detto sì anche alla proposta di deliberazione della Giunta sui criteri di accertamento per la conoscenza della lingua e della cultura minoritaria e alla proposta di ratifica della deliberazione sempre della Giunta d'impugnazione alla Corte costituzionale della legge di stabilità 2012.













Scuola & Ricerca

In primo piano