Redditi: le partite Iva del Trentinosono tra le più ricche d'Italia

I lavoratori autonomi trentini sono tra quelli che se la passano meglio in Italia e tra quelli che pagano più tasse con i loro 33.400 euro di reddito, davanti ai colleghi di Bolzano (32.900). Lo dicono  i dati sugli studi di settore diffusi dal ministero dell’Economia e delle Finanze



TRENTO. I lavoratori autonomi trentini sono tra quelli che se la passano meglio in Italia e tra quelli che pagano più tasse. Una di queste due affermazioni è sicuramente vera (pagano più tasse) l’altra è probabile (sono tra quelli che se la passano meglio) ma va presa con le pinze, esattamente come le dichiarazioni dei redditi dei lavoratori autonomi (e che nessuno se la prenda a male).
Così - analizzando i dati sugli studi di settore diffusi nei giorni scorsi dal ministero dell’Economia e delle Finanze - si scopre che in Italia gli autonomi più ricchi (insomma quelli che dichiarano di più, almeno su questo c’è certezza) sono quelli della provincia di Milano che nel 2009 dichiararono 38.100 euro annui lordi, guadagnati nel corso del 2008. A seguire i contribuenti di Lecco (36 mila euro), Bergamo (34 mila e 700), Como (33.800), Varese (33.600) e quindi i lavoratori autonomi di Bologna e Trento - a pari merito, al sesto posto della classifica nazionale - con i loro 33.400 euro, davanti ai colleghi della provincia di Bolzano (32.900). Parliamo di persone fisiche, perché nella classifica delle società le cifre sono destinate ad aumentare.
Redditi buoni? Dipende dalle aspettative. Ma si tratta di una media calcolata sulla base di redditi diversissimi: dall’artigiano specializzato in impianti idraulici al ricchissimo notaio, dal barista al tassista senza dimenticare la parrucchiera e il gioielliere. Con tante sorprese perché - si legga l’altro pezzo in questa pagina - può risultare difficile credere a un albergatore che dichiara appena 13.200 euro lordi all’anno, che poi è la metà di quanto dichiarano in media i gestori dei campeggi italiani con i loro 23.200 euro.
Certo la media (onestà a parte) restituisce una geografia secca del paese, con tutte le regioni del nord nelle parti più alte della classifica: prima la Lombardia, quindi il Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Veneto, tutte sopra i 30 mila euro lordi all’anno dichiarati. In fondo alla classifica troviamo invece le province del sud: risalendo dall’ultimo posto di Vibo Valentia (15.900 euro all’anno) ecco Crotone, Cosenza, Nuoro, Enna, Benevento, Reggio Calabria, Caltanissetta e Campobasso tutte con dichiarazioni inferiori ai 20 mila euro lordi all’anno.
Ma c’è una cosa che accomuna tutti (più o meno) questi redditi, nelle varie regioni italiane: il numero dei contribuenti autonomi è in calo. Insomma qualcuno ha chiuso i battenti e il reddito totale dichiarato per il 2008 è in calo rispetto all’anno precedente. In Trentino per esempio i contribuenti autonomi (comprese persone fisiche e società) erano 33.809 nel 2007, scesi a 33.240 l’anno seguente con una diminuzione quindi di 569 unità pari all’1,7 per cento.
Spostando l’attenzione sulla classifica dei lavoratori dipendenti ecco un reddito medio per il 2008 di 18.670 euro (pochi ma certi). Sempre meglio dei pensionati che hanno dichiarato in media 13.740 euro lordi.
Molto più alti i redditi medi (sempre lordi) dei lavoratori provinciali, comunicati dall’amministrazione nelle settimane scorse e disponibili per la consultazione sul sito internet della Provincia autonoma: dai 148 mila euro lordi l’anno dichiarati dai dirigenti generali (che scendono a 94 mila euro per i dirigenti semplici) ai 22 mila euro dei collaboratori scolastici, all’ultimo posto della classifica, comprensivi di ore di lavoro straordinario e indennità varie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano