I COSTI DELLA POLITICA

Redditi dei parlamentari: fra i trentini il più ricco è Santini

Il senatore del Pdl ha dichiarato 244 mila euro, Letizia De Torre (Pd) si ferma a 87 mila



TRENTO. Giacomo Santini è il più ricco dei parlamentari trentini, Letizia De Torre è la più povera. Per carità, non è che faccia la fame con i suoi 87 mila euro dichiarati l’anno scorso, ma è ben lontana dai 244 mila euro (quasi) di Giacomo Santini, collega al senato. Sono stati resi noti i redditi dei politici che siedono a Montecitorio e palazzo Madama.

Accanto alla cifra imponibile che risulta dal 730, i parlamentari sono tenuti anche ad appuntare acquisti o vendite mobiliari e immobiliari. Ma anche su questo fronte i parlamentari trentini sono piuttosto modesti nelle iniziative di compravendita. La sola Laura Froner, onorevole, ha messo su casa in previsione, evidentemente, del matrimonio programmato per quest’anno.

Ricorrendo al mutuo per la prima casa, ha comprato un appartamento con box macchina annesso. Ben più attivi gli altoatesini (o politici eletti a Bolzano) che vantano redditi di tutto rispetto, a cominciare dal mezzo milione di euro di Karl Zeller.

Manuela Di Centa, per esempio, ha comprato prati e boschi a Paluzza, Brugger due terreni a Renon, Zeller si è preso l’Audi (e venduto una Saab del 1995), mentre Oskar Peterlini, cuore di babbo, ha comprato un piccolo appartamento ad Innsburck per le figlie che studiano nell’università austriaca.

Per tornare ai trentini Santini, ex giornalista e senatore del Pdl, distanzia di 100 mila euro il leghista Sergio Divina. Al terzo posto un altro pidiellino, il professor Cristano de Eccher e poi Maurizio Fugatti, leghista e consulente bancario («anche se ora non ho il tempo di seguire la mia professione e quindi non mi dà reddito»). In questo caso il centro destra, almeno per quanto riguarda i redditi, stravince sul centrosinistra. Che piazza i suoi quattro alfieri nella parte bassa dedicata ai politici parlamentari trentini. Il primo è Claudio Molinari, Pd, bancario ma soprattutto sindaco di Riva. All’ombra della Rocca non otterrà un grande stipendio come primo cittadino (ruolo che a maggio dovrà lasciare) ma di sicuro può arrotondare gli emolumenti romani. (r.t.)













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