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Redditi, Bolzano corre e Trento arranca

Due marce diverse per le Province autonome negli anni della crisi, ma entrambe aumentano il numero di contribuenti


di Andrea Selva


TRENTO. Sul fronte dei redditi Bolzano e Trento viaggiano a due velocità. A guardare i dati sulle dichiarazioni delle persone fisiche pubblicati dal Ministero delle Finanze pare che a nord di Salorno la crisi economica non abbia lasciato il segno, mentre in Trentino la crescita dei redditi medi complessivi è stata molto più contenuta. Risultato: la “forbice” tra le due province autonome si è molto allargata negli anni fra il 2008 e il 2015, ultimo dato disponibile in base alle denunce dei redditi del 2016.

E’ vero: la ricchezza di una terra non si misura (solo) dalle dichiarazioni dei redditi. E’ vero: la vocazione agricola di alcune aree del Trentino (con un regime fiscale diverso) può influenzare queste statistiche, tanto che in valle di Non risultano comuni tra i più poveri d’Italia che certo poveri non sono. E’ vero (come fa notare l’economista dell’università di Trento, Gianfranco Cerea, che intervistiamo a parte) che in Trentino (come del resto a Bolzano) il numero dei contribuenti è complessivamente aumentato nonostante la crisi. E questo è un dato positivo perché significa che ci sono più persone che percepiscono un reddito, magari precario, magari part-time, magari misero, ma almeno un reddito. Ma la domanda resta: perché in provincia di Bolzano la crescita dei redditi è sensibilmente superiore rispetto al Trentino? I contribuenti delle due province autonome nel 2008 erano separati soltanto da 500 euro lordi all’anno, mentre nel 2015 la differenza è aumentata a oltre 1.800 euro. Otto anni che per il Trentino si misurano con un +8 per cento. Ma in Alto Adige la percentuale vola al 14%.

Impietoso anche il confronto con Veneto e Friuli Venezia Giulia che - sul fronte delle dichiarazioni dei redditi Irpef - hanno superato il Trentino nei primi anni della crisi e hanno allungato il passo. Una semplice osservazione dei dati indica che i redditi dichiarati in Trentino sono inferiori alle altre regioni del Nord Est e pure alla «ricca» Lombardia (che è in testa alle classifiche). Ma in questo caso il confronto sarebbe ingiusto perché in tutte queste regioni nel frattempo diminuiva il numero di contribuenti: insomma aumentavano gli stipendi ma c’erano meno persone a percepire (e denunciare) reddito.

Un’«attenuante» (quella del numero di contribuenti) che la Provincia di Trento non può invocare nei confronti di Bolzano visto che in Alto Adige il numero di contribuenti è cresciuto in misura molto superiore rispetto al Trentino, a ritmo costante negli anni, con un sorpasso avvenuto nel 2013.

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