Qualità della vita, Trento sempre prima

Dopo la classifica del Sole 24 Ore, il capoluogo è al top anche per lo studio di Italia Oggi-La Sapienza



TRENTO. Il 2013 lascia dietro di sé una scia positiva in termini di qualità della vita: nonostante la gelata economica infatti sono 59 le province italiane, su un totale di 110, in cui è stato registrato un miglioramento, che è stato peraltro il più alto negli ultimi 5 anni. È il ritratto stilato dall'Università La Sapienza per Italia Oggi Sette, che conferma al primo posto nella graduatoria generale la provincia di Trento, seguita, nella top ten, da quella di Bolzano, Aosta, Cuneo, Belluno, Siena, Parma, Pordenone, Verona e Treviso. Lo studio evidenzia anche un marcato miglioramento delle regioni del Centro e, contestualmente, un ulteriore arretramento del Sud e Isole. L'ultimo posto della graduatoria è infatti occupato da Crotone, preceduta da Enna, Vibo Valentia, Carbonia-Iglesias, Trapani, Napoli, Catania, Medio Campidano, Cosenza e Foggia. La fotografia scattata dai ricercatori dell'ateneo romano - che hanno monitorato 9 dimensioni particolari: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita - mostra in sostanza un'Italia a due velocità, anche se non mancano le eccezioni, come la neo-provincia Barletta-Andria-Trani (83/a), 'migliore tra le peggiorì, che riesce a primeggiare in una sezione particolare come quella del 'disagio sociale, essendo in quest'area meno avvertito rispetto a tutte le altre. L'analisi 2013 sulla qualità della vita mostra dunque, rispetto al recente passato, un netto miglioramento nel Nord-Ovest e nell'Italia Centrale. Ma in sostanza i territori che escono meglio dallo studio sono quelli del Nord-Est, con gran parte delle Marche, di una fetta minore della Toscana e del Piemonte.













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