Provinciali, premi anche nel 2013

Gilmozzi annuncia il rifinanziamento del Foreg. Bertola (Uil): «Finalmente»



TRENTO. «Sono mesi che sollecitiamo un confronto, se ora Gilmozzi lo annuncia è una buona notizia. Così come l’impegno di rifinanziare il Foreg». Silvia Bertola, segretario della Uil Fpl Enti locali, commenta con soddisfazione le dichiarazioni di ieri dell’assessore provinciale al personale Mauro Gilmozzi a proposito della “fase due” della riorganizzazione della macchina amministrativa provinciale: il progetto riguarderà altri quattro dipartimenti e verrà presentato ai sindacati entro fine mese. Sperando, afferma la sindacalista, che non accada come lo scorso febbraio, quando il riassetto complessivo dei dipartimenti venne illustrato alle organizzazioni dei lavoratori solo all’ultimo momento. E il perché è ovvio: l’accorpamento o la soppressione di servizi produrrà a cascata ricadute pesanti non solo per i dirigenti e direttori, ma per tutti i dipendenti. «Ciò che conta - afferma Silvia Bertola - è che le scelte vengano fatte in base alla reale funzionalità dei servizi svolti e ai benefici per l’utenza, non a seconda della simpatia politica verso uno o l’altro dirigente».

Capitolo Foreg. Sul Fondo per provinciale per la riorganizzazione e l’efficienza gestionale i sindacati non intendono cedere di un millimetro. E sapere da Gilmozzi che la Provincia s’impegna a rifinanziarlo è un buon punto di partenza: l’importante, secondo Bertola, è che non si scenda al di sotto della cifra stanziata per il biennio 2011-12. Anzi, che si riesca ad aumentare le risorse a disposizione. Allora si trattava di 50 milioni di euro, da distribuire fra tutti i tre comparti (autonomie locali, scuola e sanità) con un criterio preciso: il 75% universalmente a tutti i dipendenti, il restante 25% sulla base del raggiungimento di obiettivi specifici, da contrattare ente per ente e, ovviamente, a seconda delle differenze organizzative interne. Per quanto riguarda la prima quota, mediamente, si è trattato di 5-600 euro lordi annui. Il sindacato avrebbe preferito ovviamente un rinnovo del contratto (bloccato dal 2009), per tenere le buste paga al passo con l’inflazione, ma il quadro nazionale non lo consente. Di qui la via alternativa intrapresa dalla Provincia attraverso il Foreg, per garantire riscontri economici alla necessità di introdurre processi innovativi nella macchina amministrativa, partendo dal principio del riconoscimento del merito. E senza dimenticare l’aggravio dell’impegno che in prospettiva, con il turn-over limitato a una persona ogni cinque in uscita, verrà richiesto ai dipendenti provinciali. Ecco perché l’annuncio di Gilmozzi della volontà di rifinanziare il Foreg è accolto dalla Uil con favore, «perché finora nessuno ce ne aveva dato certezza»

Alla rosa non mancano comunque le spine. E Silvia Bertola le elenca per l’ennesima volta: «A fronte della contrazione delle strutture, e benché ne fosse stato annunciato il blocco, non si capisce perché la Provincia continui a sfornare concorsi per direttori e dirigenti». E forti dubbi persistono sul disegno di legge che la prossima settimana sarà in Commissione, che se approvato consentirà alla Provincia di “prelevare” personale (dirigenti compresi) da società controllate, spa e Fondazioni. (p.mor.)

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