Prof chiede i danni alla Provincia

Era finita con l’auto dentro una fioriera «fantasma» nel cortile del liceo Rosmini



ROVERETO. Una fioriera non si contesta mai, ma quando per anni, morto l’albero che forse un tempo la adornava, resta abbandonata alle intemperie si trasforma in una buca. Resa tantopiù insidiosa dal cordolo di mattoncini di cemento che la contorna. Che con l’abbassamento del terriccio diventa una specie di muretto.

E’ a cavalcione di quel muretto che si è fermata, nella primavera scorsa, l’automobile di una professoressa. Una ruota dentro la buca, le altre fuori. E telaio e parti meccaniche delicate come la coppa dell’olio, appoggiate sul muretto. Tolta in qualche modo da quella innaturale posizione e portata in officina, la macchina è risultata avere danni per più di 2000 euro. Danni dei quali la professoressa ha chiesto il risarcimento. «Quella fioriera abbandonata - spiega l’avvocato a cui si è rivolta - è una vera e propria insidia. Non è segnalata in alcun modo, si trova quasi in mezzo al parcheggio, in un’area in cui è naturale che i veicoli possano fare manovra. E non è visibile, priva come è di qualsiasi elemento verticale. Ce ne sono altre due, di fioriere, col loro albero dentro: quelle si vedono. Ma questa per chi fa una retromarcia è una trappola vera e propria». Ci sarebbero quindi le condizioni per considerare responsabile la Provincia e il danno risarcibile dalla sua assicurazione. Tesi che la stessa Provincia non condivide, tanto che le due parti si ritroveranno davanti al giudice di pace di Rovereto.













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