sentieri

Posizionati 2.040 cartelli sui sentieri dell’Alto Garda

Terminato il lavoro voluto dall’Apt per migliorare l’offerta agli appassionati delle due ruote: nelle tabelle di divieto è riportata anche la motivazione del no



RIVA. «Grazie anche alla consulenza di Bike Garda Trentino, la neonata associazione che si propone di diffondere e salvaguardare la disciplina della mountain bike nel Garda Trentino, ora gli appassionati hanno infrastrutture e strumenti per godere al meglio un “pacchetto” di itinerari che ha pochi confronti a livello internazionale». C’è grande soddisfazione negli uffici dell’Apt di Garda Trentino per la conclusione del lavoro di sistemazione dei percorsi dedicati alle mountain bike dove è stata posizionata l’apposita segnaletica come tra l’altro prevede la legge che disciplina la pratica della Mtb in Trentino. «È l’ultimo grande lavoro in ordine di tempo nel processo di sviluppo che costantemente migliora l’offerta outdoor dell'Alto Garda», fanno sapere dall’Apt.

La rete ufficiale dei sentieri Mtb nell’Alto Garda si compone di 44 percorsi, per un totale di 1.730 chilometri, distribuiti tra itinerari per il cross country (459 chilometri totali), all mountain (883 chilometri), enduro (50 chilometri) e downhill (6,5 chilometri). In più ci sono i percorsi del Bike Park Garda Trentino, con le discese della Val del Diaol e l’ex Seicentouno, 6 tour espressamente disegnati per le famiglie e ulteriori 6 tour ideati per gli utenti della Emtb, la bici a pedalata assistita, che rappresenta l’ultima frontiera (in grande sviluppo) delle due ruote.

Il lavoro appena ultimato sulla segnaletica ha dotato la rete dei sentieri di ben 2.040 segnavia, con struttura uniforme e grafica facilmente leggibile. I cartelli sono di due tipi: segnavia lungo il percorso, che indica il numero del sentiero e il nome dell’itinerario, e cartello di divieto di circolazione, che impedisce l’accesso su tracciati alpini e su altri sentieri specifici. In quest’ultimo caso, Garda Trentino ha fatto la scelta di completare il divieto con l’indicazione della motivazione.

I cartelli gialli esplicativi sono stati posizionati in base a tre principali indicazioni: aree di interesse naturalistico (biotopi, riserve naturali), sentieri riservati agli escursionisti a piedi, zone di interesse storico e culturale, quindi per ragioni di rispetto del territorio e di sicurezza, soprattutto nel caso il sentiero non consenta il passaggio contemporaneo dei pedoni e delle bici a causa della ridotta larghezza.

«Il ringraziamento va alle due associazioni mtb di riferimento – sottolinea l'Apt – ovvero Bike Garda Trentino, che unisce tutti i professionisti e gli appassionati che operano nel settore della Mtb, e Alto Garda Bike Arena, che gestisce il Bike Park Garda Trentino. Grazie al loro prezioso contributo, in quanto profondi conoscitori del territorio, dei sentieri, degli aspetti legati al mondo della Mountain Bike è stato possibile superare le problematiche di convivenza sui sentieri fra i fruitori delle nostre montagne».













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