Popolazione, trentini in aumento: sono 537 mila. Alto tasso di natalità

Il calo più forte di residenti in Primiero e Valsugana e Tesino. Il servizio statistica: 9,1 nati per mille abitanti



TRENTO. Al 1° gennaio 2015 la popolazione trentina era di 537.416 persone, in aumento del 2,2 per mille (+ 1179 unità) rispetto al 2014. Scende il tasso di natalità che rimane però - insieme alla Provincia di Bolzano - il più alto d'Italia. L’Ispat (Istituto di Statistica della provincia di Trento) presenta i dati del bilancio demografico dell’anno 2014 e della popolazione residente suddivisi per Comunità di valle e per Comune. Le femmine sono il 51,1% del totale; il tasso di natalità è al 9,1 nati per mille abitanti (8,3 la media nazionale); il tasso di mortalità è all'8,9 per mille (più basso della media italiana che si assesta sul 9,8). Il saldo naturale, quello dato dalle nascite, vede un aumento di 109 unità: Trento e Bolzano sono le uniche in Italia ad avere un saldo naturale positivo.

Distinta per genere, la popolazione risulta costituita da 262.556 maschi e 274.860 femmine (il 51,1 per cento dei residenti totali). I nati vivi residenti ammontano a 4.862 unità: il tasso di natalità, ricavato dal rapporto fra il numero dei nati vivi residenti e la popolazione media residente, si è attestato sul valore di 9,1 nati per mille abitanti, inferiore a quello dell’anno precedente (9,6 per mille) e decisamente superiore rispetto alla media nazionale, che è pari all’8,3 per mille. La provincia di Bolzano e la provincia di Trento, secondo i dati diffusi dall’Istat, sono le due aree con il tasso di natalità più elevato a livello italiano, confermando quanto già rilevato negli ultimi quattro anni. Il numero dei morti residenti ammonta a 4.753 unità e il tasso di mortalità provinciale (cioè il rapporto fra il numero dei morti residenti e la popolazione media residente) è risultato pari all’8,9 per mille, lievemente inferiore all’anno precedente (9,1 per mille) e ancora molto al di sotto della media nazionale, pari al 9,8 per mille. Il saldo naturale (eccedenza o deficit di nascite rispetto ai decessi) si presenta con segno nettamente positivo (+109 unità), confermando una tendenza in atto dalla seconda metà degli anni Novanta. Nel 2014 la provincia di Bolzano e la provincia di Trento, secondo i dati diffusi dall’Istat, sono le uniche aree in Italia in cui si registra un saldo naturale positivo.

Il saldo migratorio (differenza fra le iscrizioni e le cancellazioni anagrafiche) presenta un valore positivo pari a 2.275 persone ed è inferiore di 743 unità rispetto al 2013, per effetto di una riduzione delle iscrizioni anagrafiche (­4,9 per cento), nettamente più marcata della contrazione delle cancellazioni anagrafiche (­0,9 per cento). Nel complesso la riduzione del saldo migratorio è imputabile quasi esclusivamente (per l’86,8%) a un calo del saldo migratorio con l’estero. I dati evidenziano come la popolazione trentina cresca sia per l’apporto del saldo naturale (in diminuzione, ma decisamente positivo), sia soprattutto per l’entità del saldo migratorio o sociale, anche se inferiore a quello degli anni scorsi. La crescita della popolazione non si presenta uniforme su tutto il territorio provinciale, per effetto di saldi naturali e migratori notevolmente diversificati. In undici Comunità di valle si è registrato un saldo complessivo positivo. Le aree in cui si assiste agli incrementi maggiori di popolazione sono le Comunità della Valle dei Laghi (9,2 per mille), Alto Garda e Ledro (6,9 per mille), Rotaliana­Königsberg (6,2 per mille) e Alta Valsugana e Bersntol (5,8 per mille). I decrementi maggiori si registrano, invece, nelle Comunità di Primiero (­8,2 per mille) e Valsugana e Tesino (­4,1 per mille).













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