TRENTO. Continua a tappe forzate la discussione della variante del Prg nella commissione urbanistica del Comune. Ieri terza riunione della settimana, con il sindaco Alessandro Andreatta a relazionare sulle proposte che dovranno essere discusse ed approvate in consiglio. Ieri si è parlato di zone H2, perché è prevista la ridefinizione degli aumenti volumetrici. Una proposta che sarà molto apprezzata per chi è proprietaria di edificio di piccole dimensioni, al massimo di 1.000 metri cubi, per i quali si propone di aumentare la percentuale prevista dal Prg vigente. Spiega la regola il consigliere Paolo Biasioli, che da ex assessore all’urbanistica conosce bene la materia: «Nell’attuale Prg, per edifici H2, ovvero che hanno del verde intorno si consente l’aumento del volume del 20 per cento. Ora, per gli edifici entro i mille metri cubi, la proposta è di consentire un aumento di 200 metri cubi. Si tratta di una quota fissa, sia per case da 500 metri cubi, sia maggiori, ma per quelle oltre i 1.000, la regola rimane invariata».

Quale il vantaggio di questa modifica? «Significa - risponde Biasioli - che chi può allargarsi, anche per avere una stanza ed un bagno in più, ad esempio per un figlio, lo può fare». Altro punto all’ordine del giorno, è la riclassificazione di zone che nel Prg attuale sono catalogate come residenziali, ma hanno invece servizi.

Un esempio è quanto successo a Cadine, dove al posto dell’ex Gambarotta ora sorgono la scuola materna ed elementare, ma non sono classificate ancora come IB, istruzione di base. Anche la Trentofrutta di via Degasperi è classificata come C5, cioè zona residenziale e commerciale, mentre si è convenuto che l’industria alimentare è una presenza importante. Quindi, pur non cambiando destinazione in industria per scongiurare il pericolo di ulteriori insediamenti, si prevederà una deroga sull’area. (sa.m.)