Picchia la convivente ancora in manette Schintu

L’uomo era già stato arrestato più volte per le botte alle sue ex compagne, due di queste si erano incatenate davanti al Tribunale perché avevano paura



TRENTO. Passa il tempo, ma Silvano Schintu continua a picchiare le donne che hanno la sfortuna di avere a che fare con lui. Lunedì pomeriggio i carabinieri hanno arrestato l’uomo di 39 anni, sardo originario di Iglesias, con l’accusa di lesioni, maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. I militari erano intervenuti a Pergine nell’abitazione dell’ultima convivente di Schintu. Dalla casa provenivano urla e forti rumori. Per questo motivo, i vicini avevano chiesto l’intervento dei carabinieri. Quando i militari sono arrivati hanno trovato la donna in lacrime. Schintu, però, non aveva pietà e continuava a insultarla e ad aggredirla.

L’intervento dei carabinieri non è bastato a calmare l’uomo. Anzi, quando ha visto i militari, Schintu si è arrabbiato ancora di più e ha ripreso a picchiare la sua convivente. La donna ha cercato soccorso dietro i militari che hanno bloccato l’aggressore. Schintu, però, non si è dato per vinto e se l’è presa anche con i militari cercando di picchiare anche loro. Per questo sono scattate le manette ai suoi polsi. I carabinieri lo hanno arrestato e trasferito in carcere, a Spini di Gardolo dove adesso Schintu è recluso in attesa dell’interrogatorio di convalida degli arresti.

La convivente dell’uomo è stata portata all’ospedale Santa Chiara. Aveva un trauma cranico a causa delle botte in testa e un polso slogato. La donna ha detto di essere stata picchiata selvaggiamente dall’uomo. Schintu adesso dovrà rimanere in carcere fino all’interrogatorio che potrebbe tenersi già questa mattina.

Non è nuovo a queste imprese. Già nel 2007 venne arrestato per aver picchiato la convivente, a Trento, e per aver cercato di bruciarle casa. Per quell’episodio patteggiò 4 mesi di reclusione. Però, questo non era che l’inizio. Poi l’uomo se l’è presa anche con un amico di una delle sue ex che aveva avuto la sola colpa di difendere la donna. Schintu lo aveva picchiato e minacciato, poi aveva bruciato lo zerbino alla donna.

Due delle donne che lo avevano denunciato per protestare contro la sua scarcerazione, si erano anche incatenate davanti al Tribunale. Adesso il sardo torna in carcere sempre a causa della sua violenza. Aveva avuto anche altre disavventure giudiziarie per vicende legate alla droga, ma lui ha sempre sostenuto di non avere nulla a che fare con gli stupefacenti. In un caso, Schintu millantava anche di essere stato un carabiniere della scorta del giudice Falcone. Ieri il suo avvocato Giuliano Valer l’è andato a trovare in carcere e adesso è in attesa delle contestazioni formali. Solo dopo si saprà se l’uomo resterà in carcere oppure se verrà rimesso fuori.

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