Piano sicurezza, subito le telecamere

Il sindaco: «Acceleriamo i tempi, ma non c'è un problema criminalità»


Giancarlo Rudari


ROVERETO. E' una lunga lettera di solidarietà, quella che sindaco e giunta comunale hanno inviato a Fabrizio Lorenzi aggredito da un gruppo di nomadi davanti al Circolo operaio di San Giorgio. Una lettera cui fa seguito, come annunciato ieri nell'incontro del dopo giunta, un impegno: quello di accelerare i tempi per il sistema di videosorveglianza in città. Un sistema che impiegherà le telecamere per monitorare i punti più "sensibili" della città in modo da garantire maggiore sicurezza contro gli episodi di criminalità.

Nello stesso tempo, però, Andrea Miorandi è deciso nell'affermare che «non c'è un'emergenza criminalità e la nostra è una città sicura nella quale si vive bene. Purtroppo in pochi giorni abbiamo avuto due episodi più o meno gravi ai quali Rovereto ha saputo reagire in modo esemplare. Domenica (dopo l'omicidio di Andreolli ndr) la città era sconvolta ma ha dimostrato un silenzio ed una compattezza esemplari».

A Lorenzi la giunta esprime «la sua sincera vicinanza. Ti auguriamo di ristabilirti presto e di tornare a svolgere il tuo prezioso e apprezzato volontariato con i giovani del quartiere. E' anche grazie a te e al tuo impegno quotidiano se a San Giorgio gli atti di vandalismo o di violenza sono praticamente scomparsi. Segno che quando si opera per rafforzare il tessuto sociale, intervenendo sui ragazzi, offrendo loro valide alternative alla strada, trasmettendo passione ed entusiasmo, si ottengono risultati anche più concreti che attraverso la repressione. Ma questo non ci deve esimere dal tenere alta la guardia, naturalmente...»

E se dell'aggressione si parlerà domani al tavolo della sicurezza, Andrea Miorandi è convinto che «il progetto di videosorveglianza è un ottimo deterrente che troverà attuazione in tempi brevi. Proprio pochi giorni fa è stato raggiunto un accordo tra Trentino Network, Fbk e BVTech per realizzaer interventi hardware e software per un sistema trentino di sorveglianza. E noi saremo il progetto pilota. Il progetto a Rovereto sarà con fibra ottica perché la città è già cablata e il sistema offre una qualità migliore delle immagini ed una maggior tutela della privacy». Per quanto riguarda i tempi a fine marzo è prevista la pubblicazione del bando e quindi in estate l'esecuzione dei lavori, mentre già da tempo il pattugliamento notturno «ha innalzato il livello di sicurezza in città».













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Chico Forti lascia il carcere a Miami, rientro in Italia più vicino: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia. Lo zio Gianni: "Speriamo in tempi brevi"

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
IL PRECEDENTE Nordio: "Gli Usa non dimenticano il caso Baraldini"
COMPLEANNO Chico Forti, 64 anni festeggiati in carcere: "Grazie a chi mi è vicino" 
IL FRATELLO DELLA VITTIMA Bradley Pike: "E' innocente"

CASO IN TV La storia di Chico in onda negli Usa sulla Cbs