Piani di accumulo e borse di studio della Provincia

Si chiamano Pac, ma non hanno nulla a che fare con il videogioco di decenni fa. Sono i piani di accumulo varati dalla Provincia di Trento per finanziare gli studi all’Università. Come funzionano lo...



Si chiamano Pac, ma non hanno nulla a che fare con il videogioco di decenni fa. Sono i piani di accumulo varati dalla Provincia di Trento per finanziare gli studi all’Università. Come funzionano lo spiega in maniera semplice l’assessora Sara Ferrari: «Le famiglie che intendono finanziare gli studi futuri dei propri figli non devono fare altro che andare in banca e fare un piano di accumulo mettendo da parte piccole somme, a partire da 50 euro al mese. Tra qualche anno, quando i figli si iscriveranno all’Università, la Provincia contribuirà con una somma che può anche raddoppiare la somma accumulata». Il Pac, quindi, può essere un grande aiuto soprattutto per il futuro e le famiglie previdenti potranno così sostenere gli studi dei figli. Ma c’è anche un altro modo, come spiega l’assessora: «Abbiamo aumentato di un milione i soldi per le borse di studio che sono di meno, ma molto più corpose di prima per chi ha davvero bisogno. Non solo, diamo borse di studio ai trentini che vanno a studiare fuori provincia e che ne hanno diritto, ma non le ottengono dalle loro università».













Scuola & Ricerca

In primo piano