Pesticidi, dal Trentino proposta «no spray zone»

Creare delle "no spray zone" attorno alle abitazioni e ai luoghi pubblici. La proposta è di due consiglieri della Comunità della Val di Non per combattere il problema dei pesticidi



TRENTO. Per risolvere in modo definitivo le conseguenze dell'uso dei pesticidi nei trattamenti fitosanitari in frutticoltura occorre creare delle "no spray zone" attorno alle abitazioni e ai luoghi pubblici. La proposta è di due consiglieri della Comunità della Val di Non.

«Solo in questo modo otterremo indiscutibili vantaggi - sostengono Virgilio Rossi e Giuseppe Visintainer - in primis la tutela della salute nostra e degli animali che con noi convivono, recuperando un ambiente sempre più vivibile per tutti, residenti ed ospiti.

Questo obbiettivo - proseguono i due consiglieri - lo si può realizzare inserendo in queste zone altre coltivazioni'pulite' (varietà frutticole resistente, orticoltura, altre produzioni tradizionali) i cui prodotti sarebbero destinati al consumo interno (ristorazione privata e collettiva) e contribuire a formare una più credibile offerta turistica locale, anche agrituristica, integrando così concretamente il reddito degli agricoltori».

Il progetto - secondo i due consiglieri - dovrebbe essere inserito nel Piano territoriale della Comunità «per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e sanità e per un uso razionale del territorio».













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