stalking

Perseguita l'ex fidanzata pubblicando su Facebook i suoi video hard

Chiusa l’inchiesta nei confronti di un cinquantenne accusato di stalking e diffamazione di un’impiegata trentina


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. Ha scelto un modo crudele e pericoloso per vendicarsi della ex che lo aveva lasciato, ma adesso rischia parecchio. L’ha umiliata pubblicando su Facebook a nome della donna un filmato in cui lei faceva autoerotismo e poi le ha inviato centinaia di messaggi sms con minacce e insulti. Il caso di Tiziana Cantone, la donna campana che si è tolta la vita dopo la diffusione su internet di alcuni suoi filmati, non ha insegnato niente. Le donne continuano a essere vittime della voglia di vendetta degli uomini che non si rassegnano alla fine della relazione.

Un cinquantenne di origine abruzzese è finito nei guai per aver pubblicato sulla pagina Facebook della ex fidanzata, un'impiegata trentina quarantenne, filmati hard e anche frasi offensive. Non soddisfatto, quando la donna lo ha bloccato, il cinquantenne ha creato un falso profilo Facebook, ha chiesto l'amicizia a molti conoscenti della sua ex e poi ha inviato loro fotografie hot della donna nuda e in atteggiamenti ammiccanti. Adesso, però, arriva il conto. Il pubblico ministero Antonella Nazzaro ha inviato all'uomo l'avviso di conclusione delle indagini accusandolo di diffamazione e stalking. Il cinquantenne ha a disposizione 20 giorni per farsi interrogare o per indicare, tramite il suo avvocato difensore Michele Busetti, eventuali fonti di prova a discarico. Poi la Procura potrà chiedere il rinvio a giudizio.

Tutto ha avuto inizio l'8 agosto 2016, quando l'ormai ex fidanzato dell'impiegata trentina è entrato nel profilo Facebook della donna usando la password che già conosceva e ha pubblicato a nome della sua ex un video dal contenuto pornografico che ritraeva la donna che praticava atti di autoerotismo. Si trattava di un video che la donna aveva mandato volontariamente al suo fidanzato e che l'uomo ha usato in maniera subdola per vendicarsi. Non contento, l'uomo ha anche pubblicato alcune foto della sua ex nuda e, infine, ha pubblicato a nome suo dei giudizi su se stessa tutt'altro che lusinghieri, soprattutto in materia di moralità e abitudini sessuali.

Ovviamente, la donna è corsa ai ripari, ha cancellato gli insulti e cambiato la password per accedere al suo profilo. Ma il suo ex non si è rassegnato e ha trovato il modo di aggirare le difese della donna. Ha creato un falso profilo Facebook e ha chiesto l'amicizia a molti amici della donna. Poi, ha inviato a tutti altre fotografie della donna in pose più che esplicite. Fotografie che erano state scattate nell'intimità di coppia e che non dovevano essere diffuse.

Oltre a questo, l'uomo, tra l'agosto e il settembre 2016 ha iniziato a martellare la sua ex con messaggi sms continui. Poi, ha anche contattato sul suo telefonino il figlio della donna. Nei messaggi, l'uomo chiedeva continuamente denaro, offendeva la donna attribuendole rapporti con altri uomini e, infine, la minacciava dicendole che gliel'avrebbe fatta pagare. Poi, quando ha capito che la donna poteva rivolgersi alle forze dell'ordine,ha aumentato il tenore delle minacce: «Se vai a denunciarmi, vedi di non farmi uscire più perché come esco taglio la gola a te e a chi ti sta vicino, secondo non devi avere rapporti con il pezzente. Guarda che ti controllo e se trovo il telefono occupato sono c.. tuoi. Poi parti e vieni giù che ragioniamo.Uno sbaglio che fai e sai quello che ti succede. Ti ho avvertita non dare la colpa a me poi. Ti chiamerò mille volte al giorno. Ti devo controllare«. E poi giù con gli insulti irriferibili.

Un trattamento che è andato avanti dall'8 agosto al 18 ottobre 2016 e che ha costretto la donna a cambiare le sue abitudini di vita costringendola anche a limitare le uscite di casa e facendole anche perdere opportunità di lavoro a causa del costante stato di timore in cui viveva.

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