rovereto

Pavoni: «Io e mio figlio minacciati di morte»

La denuncia dell’ex campione di arti marziali: «Presi di mira da una banda di adolescenti nel parco giochi delle case Itea. Mi hanno detto: “Ti sparo”»



ROVERETO. Leonardo Pavoni e suo figlio, autistico, sono stati un'altra volta vittima di un grave episodio di minacce. Forse ancora più grave di quello di un mese fa, quando il ragazzo venne preso di mira da alcuni ubriachi, in corso Rosmini. Venerdì Pavoni e il figlio - questa la denuncia pubblica di Leonardo - sono stati minacciati di morte, proprio davanti a casa, nel parco giochi delle case Itea di via Fucine. La minaccia, "ti sparo" - ha detto Pavoni - sarebbe stata ripetuta anche davanti a dei poliziotti.

Pavoni, noto in città perché ex campione mondiale di arti marziali, è stato impassibile di fronte alle minacce. Però, ammette, è anche stufo di questi episodi, e in questi giorni sporgerà denuncia e farà un esposto in procura per la situazione. Leonardo Pavoni è una persona che tiene al vivere civile ed al rispetto delle regole, e perciò non si tira indietro se c'è da invitare le persone ad osservare le leggi. E qui servirebbe altro che un invito.

«Il parco delle case Itea dove risiedo sarebbe destinato ai bambini piccoli ed alle famiglie, ma è stato "conquistato" da una banda di teppistelli di 16-17 anni - spiega Pavoni - vigerebbe il divieto di giocare con la palla, ma questi hanno scelto il giardino per fare dei veri e propri tornei. Hanno distrutto il muro della casa di fronte, dove ci sono tanti danni. Addirittura, giocano a prendere di mira le persiane abbassate dell'appartamento al primo piano, dove vive un signore di 81 anni. Gli spazi comuni al piano terra, l'ingresso, sono usati come orinatoi, sono pieni di scritte, un degrado indescrivibile. E poi questi ragazzi saltano dentro al cortile dell'asilo, e fanno danni anche lì. Li ho invitati a rispettare le regole».

Come tutta risposta - racconta Pavoni - questi hanno chiamato un adulto, forse un genitore, che avrebbe apostrofato Pavoni con un "io ti ammazzo". In quella situazione l'ex campione di arti marziali si trovava solo, con il figlio a fianco: «Ero circondato da una dozzina di persone. La situazione era diventata abbastanza tesa e ho contattato la polizia».

I responsabili delle forze dell'ordine lo hanno invitato alla calma, e poi sono intervenuti. Prima il soggetto ha negato di aver minacciato Pavoni, ma poco dopo, di fronte ai poliziotti, si sarebbe ripetuta la minaccia nei confronti dell’ex campione.

«Poco dopo uno dei ragazzi è tornato verso di me -continua Pavoni - e mi ha detto chiaro e tondo che tanto "dopodomani mio papà ti spara". Ho segnalato la situazione anche all'asilo - aggiunge Pavoni - ma il Comune ha deciso di non fare niente. Ho 65 anni, sono stanco di queste situazioni, e di essere minacciato anche davanti a casa mia. L'Itea e le istituzioni non possono fregarsene di questa situazione», conclude.













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