Parco Adamello Brenta, colpo di scure sui contributi

Il presidente Caola all’assemblea di ieri lancia l’allarme: «Dovremo ridurre gli investimenti, per non tagliare sul personale»


di Sandra Mattei


STREMBO. Non risparmiano nemmeno il parco Adamello Brenta i tagli provinciali. Ieri, all’assemblea, due punti importanti, tra gli altri, all'ordine del giorno: l'approvazione del bilancio e la ratifica dell'accordo quadro con la Comunità di Valle sul Piano territoriale (che contiene la contestata ipotesi di allargamento delle aree sciabili, alla Val Nambino).

Partiamo dunque dal bilancio che, come ha illustrato il presidente Antonio Caola, subisce dal 2013 al 2014 una drastica diminuzione delle entrate, con conseguente calo sia sulle spese correnti (-12,82%), sia di quelle per investimenti (-20%). In termini assoluti, si passa da 1.405.064 euro (di cui 116.064 euro per oneri contrattuali) a 1.225.000 per le spese correnti e da 2.030.000 euro a 1.624.000 per le spese destinate a investimenti. Per questo, ha aggiunto il presidente, il Parco deve incrementare la propria capacità di trovare forme alternative di autofinanziamento, come i servizi di mobilità (il trasporto pubblico in Val Genova, Val di Tovel, Vallesinella e il trenino da Patascoss a Malga Ritort), la vendita di gadget e sponsorizzazioni (per il 2014 la quota ammonta a 993.050 euro, di cui 276.155 per trasferimenti da altri enti e 716.895 per entrate proprie).

Caola si augura dunque che nel 2014 ci sia un rafforzamento del ruolo del Parco sul territorio, «come motore di sviluppo sostenibile per le imprese del proprio territorio, come propulsore culturale nei confronti del mondo della scuola e come sperimentatore ed interprete di buone pratiche di sviluppo sostenibile».

I punti di forza dell'attività del Parco sono i progetti per scuole, gruppi e famiglie alle foresterie di Mavignola, di Valagola e alla Casa Natura di Villa Santi, che hanno coinvolto nell’ultimo anno 268 classi e 4.406 alunni. Successo anche per le attività estive organizzate con le Apt e le Pro Loco (600 in totale per 10.000 partecipanti) e per l'accordo con l'Apt Madonna di Campiglio – Pinzolo Val Rendena con la DolomeetCard e il trenino su gomma (80.000 euro le entrate). Ma il Parco, vista la drastica contrazione dei trasferimenti alla Provincia, dovrà ridurre gli investimenti, se non vorrà diminuire quelle correnti. A questo proposito il presidente Caola ha lanciato un appello alla nuova giunta. «Spero – ha detto – che si possa ripianare il gap di entrate, perché abbiamo previsto la riduzione di 10 giorni per l'attività didattica e del 50% dell'attività di controllo veicolare, ma non vorremmo ridurre il personale, né i progetti di mobilità alternativa, che sono il nostro fiore all'occhiello». La previsione di spesa subirà dal 2013 al 2014 un calo di più del 50%, passando da 4.622.356 euro a 2.270.050 nel 2014.

Un consistente aiuto è arrivato, per 5 progetti, dai fondi Fesr (Fondi europei), per 1.478.000 e di 1.389.000 euro di spesa ammessa. Sono: un sentiero naturalistico in località Nudole in Val Daone, un percorso ad anello per il miglioramento della fruibilità della Val Genova, un Centro didattico faunistico di Spiazzo e la Casa del parco Geopark di Carisolo. Il bilancio è passato all’unanimità.













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