Palafitte, l'Unesco arriva in dicembre

L'attestato sarà consegnato ai sindaci. Al Museo quasi conclusa l'esposizione


Graziano Riccadonna


FIAVÉ E LEDRO Il dado è tratto. Domenica 18 dicembre, in occasione della festa per il patrimonio Unesco, la delegazione Unesco Italia consegnerà l'attestato di accoglienza nell'Unesco ai due siti archeologici "maggiori" del Trentino, Ledro (la stagione palafitticola di Molina di Ledro) e Fiavé (la stazione della Torbiera). Sarà presente appositamente la delegazione a consegnare ai due sindaci di Fiavé, Nicoletta Aloisi, e di Ledro, Achille Brigà l'attestato di accesso ai siti protetti e riconosciuti dall'organismo dell'Onu. In merito ai rapporti tra le due palafitte appare destituita di ogni fondamento la diceria di una concorrenza o "lotta tra poveri" in quanto dipendenti da settori diversi.

L'entrata dei due siti archeologici di Ledro e Fiavé nell'empireo dei luoghi consacrati dall'Unesco sarà festeggiata con una speciale cerimonia presso il futuro museo delle Palafitte di Fiavé, arricchita dalla presenza dei cori delle due località.

Nel frattempo fervono i lavori al museo delle Palafitte di Fiavé per approntare le strutture necessarie al percorso espositivo sia nel settore archeologico che in quello naturalistico, attinente il biotopo della Torbiera. Al lavoro l'équipe diretta dal progettista dell'allestimento, l'architetto Enrico Di Doné di Bolzano, che sta allestendo la sala esposizioni al secondo piano: «Stiamo ultimando i percorsi espositivi con i tracciati, la preparazione dei pannelli e quanto è necessario alla fruizione del futuro museo palafitticolo, secondo le più aggiornate acquisizioni teoriche». Naturalmente il museo sarà duplice, archeologico e naturalistico. Ogni cosa dovrà ricondurre all'idea della sintesi tra biotopo e area di scavo della Torbiera.

Il dottor Paolo Bellintani dei Beni archeologici ha le idee precise al riguardo, curando la parte ostensiva dell'immobile e non dimenticando «il vicino Doss dei Gustinaci, usato in tutti questi anni per l'archeologia sperimentale nelle sue varie sfaccettature». Un'operazione niente affatto trascurabile anche per il ritorno d'immagine verso Fiavé e le sue Palafitte in un momento di stasi o meglio di sospensione degli scavi palafitticoli. Dal canto suo il lavoro di allestimento viene seguito quotidianamente dalla Soprintendenza ai Beni librari, archivistici e archeologici.

Il Soprintendente Livio Cristofolini è fiducioso: «Per il 18 dicembre dovrebbero essere terminate le strutture espositive, con i percorsi sia archeologici che naturalistici ed ambientali. Naturalmente il posizionamento dei reperti e della cartellonistica avverrà dopo, entro la prossima primavera». Si presume che l'apertura del Museo delle Palafitte l'inizio della primavera, sia domenica 18 marzo 2012. La sindaco Nicoletta Aloisi commenta: «L'entrata nell'empireo dei siti Unesco, con il riconoscimento internazionale al sito archeologico, è un traguardo inimmaginabile fino a poco tempo fa».













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