Ospedali, ecco la «mappa» del dolore

Cure efficaci e sofferenze inutili, l'80% dei pazienti trentini è «soddisfatto»


Sandra Mattei


TRENTO. Quando si entra in ospedale, ai pazienti viene consegnato un righello, che faciliterà i sanitari a capire le condizioni di salute del ricoverato. Un righello che è stato identificato come strumento di registrazione del dolore, da O a 10, che viene misurato di routine insieme a valori come la temperatura, il battito cardiaco, la pressione, eccetera.

È dal 2003 che in Trentino è stato istituito un comitato per l'Ospedale senza dolore, in base alle linee guida del Ministero della salute. Il principio che sottende il progetto è che il paziente ha diritto ad avere cure efficaci per evitare di soffrire inutilmente e che la procedura da adottare deve essere sottoposta a parametri precisi, per poter essere controllata sistematicamente. Ecco che allora, a distanza di 8 anni dall'introduzione delle linee guida, e alla vigilia della Giornata italiana contro il dolore che si celebra proprio domani, ldiventa importante verificare la bontà del progetto Ospedale senza dolore, identificato con il logo di una faccia sorridente.

Il monitoraggio è stato realizzato nel 2007, 2009 e 2011 in base a un questionario diffuso a livello nazionale, mentre nel 2010 l'indagine è stata compiuta con questionari approntati a livello provinciale, distribuiti in tutti gli ospedali della provincia. Ne parliamo con la dottoressa Michela Monterosso, coordinatrice del Comitato Ospedale senza dolore che raccoglie medici, infermieri, farmacisti, psicologi, pediatri e rappresentanti del Tribunale del malato.

«I questionari sono distribuiti in occasione della giornata del sollievo, che si tiene l'ultimo giovedì di maggio - spiega Monterosso - e sono stati compilati con la collaborazione di infermieri e del personale del Tribunale dei diritti del malato. Nel 2007, 2009 e 2011 sono stati elaborati i dati a livello nazionale, ma i risultati più aggiornati si riferiscono a quelli del 2010, perché per quelli del 2011 si dovrà attendere la fine dell'anno. Nel 2010 abbiamo raccolto 593 questionari in 8 ospedali e a Villa Rosa ed il risultato più significativo è che i pazienti risultano all'80% soddisfatti».

Nei questionari si rivolgono domande ai pazienti sul livello di dolore provato, se è stato detto loro di avvisare in caso di dolore e quanto hanno atteso per la somministrazione del farmaco. «I questionari rientrano nelle direttive ministeriali di misurare i risultati e di verificare se le raccomandazioni vengono seguite negli ospedali. I dati sono soprattutto qualitativi, basati sulle sensazioni dei pazienti, ma è importante che si dia voce proprio a loro».

Per quanto riguarda i dati relativi all'analisi della soddisfazione del paziente per l trattamento del dolore, i pazienti che durante il ricovero hanno provato un dolore compreso tra 6 e 10 vanno da una percentuale minima del 33%, registrata ad Ala), alla massima del 66% ad Arco e Rovereto, passando per il 47% a Borgo, il 44% a Cavalese, il 56% a Cles, il 62% a Tione, il 49% a Trento e il 60% a Villa Rosa.













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