agricoltura

Ora il turista si “seduce” con la mela

Vacanze alternative per 750 toscani che hanno partecipato alla raccolta in val di Non e soggiornato in val di Sole


di Nicola Filippi


VAL DI NON. Sporcarsi le mani in vacanza, ma respirando aria buona e divertendosi pure? Strano, ma vero, è una formuletta magica che si tramanda da anni. Una semplice intuizione, la classica lampadina accesa dell’Archimede dei fumetti di Walt Disney, si è trasformata, in vent’anni, in un “soggiorno dorato” per un’agenzia viaggi di Lucca, nella “lontana” Toscana, capace di coinvolgere quasi sempre un migliaio di persone. Le quali, dopo un sabato e una domenica trascorsi nelle nostre Dolomiti, riempiendo gli alberghi di Mezzana e Malé, se ne tornano a casa con una cassetta colma di frutti. Tutti “sudati”, dal primo all’ultimo pomo. E Mauro Buonamici, titolare dell’agenzia viaggi, ha voluto ringraziare sul Trentino i 750 lucchesi che hanno partecipato alla gita in montagna e, soprattutto, tutte le persone che in val di Non e in val di Sole hanno reso più interessante e indimenticabile la vacanza.

Mauro Buonamici, titolare della “Mediavalle viaggi” di Lucca, racconta come è nata l’idea del viaggio per la raccolta delle mele. «Vent’anni fa, mi trovavo in un albergo a Monclassico, con alcuni amici, per un altro evento. Avevamo un “buco” di un’ora e allora il gestore dell’albergo ci suggerì l’idea di andare nel suo campo di mele e provare a raccoglierle. Così abbiamo provato a studiare l’idea per l’agenzia». Ma non è stato così semplice. «All’inizio abbiamo incontrato un muro da parte dei consorzi, che raccolgono le mele di tutti i contadini della zona - racconta ancora Buonamici - finché non abbiamo trovato la disponibilità dei contadini di Cles, Silvio e Diego Zanoni, che hanno una tenuta di mele biologiche e che ora sono diventati nostri amici». In pratica, ogni lucchese che partecipa al fine settimana in Trentino si munisce di propria cassetta di legno e comincia a staccare le mele dalla pianta.

Quest’anno il programma includeva anche la “festa campagnola”, sotto il tendone del palazzetto dello sport, organizzata assieme all’Apt di Malé («grazie alla bravissima Sandra Mengon»), una gita a Madonna di Campiglio, e, il giorno successivo, assieme al gruppo folcloristico di Malé, la tradizionale “Caserada”, con tanto di mucche da mungere e polenta preparata nei paioli giganti dagli alpini. «Momenti indimenticabili, suggellati da splendide giornate di sole», conclude Buonamici. Per l’arriverderci al 2015: la transumanza del 19 e20 settembre, in val di Rabbi.













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