caccia a controlli

Operazione antibracconaggio: un denunciato

L'operazione nella zona di Stenico. L'uomo è recidivo. Era finito nella stessa situazione nel 2011



STENICO. Individuato e denunciato nel comune di Stenico un cacciatore per avere esercitato la caccia con mezzi vietati e altri reati connessi, ovvero abbandono di armi legalmente detenute - durante un tentativo di fuga -, omessa denuncia di un silenziatore, possesso di una parte di arma da guerra (il silenziatore stesso). Il cacciatore è recidivo, in quanto già denunciato nel 2011 per attività di bracconaggio. Era stata inoltre disposta la sospensione del suo permesso di caccia annuale fino al 12 dicembre 2015 compreso, a causa di precedenti ulteriori violazioni in materia di armi e di caccia.

Il 28 settembre scorso, a seguito di un’attività di controllo di routine svolta dagli Agenti forestali della Stazione forestale di Ponte Arche, assieme al Custode forestale di zona, sulla strada sterrata Comunale “Orto Berta”, nel comune di Stenico, è stato notato un uomo che, in compagnia di un’altra persona, transitava lentamente in auto in un bosco, sito di riproduzione del cervo. Il Custode ha visto i due osservare il territorio circostante con un binocolo. L’automobile è stata quindi fermata e sottoposta a controllo. Il Custode ha notato nel baule posteriore un involucro sospetto, occultato da una coperta. I due, interrogati sulla natura di quell'involucro, hanno dato risposte evasive e quindi, dopo avere minacciato gli uomini della forestale, hanno tentato di scappare in retromarcia in direzione del bosco.

Subito inseguiti, sono stati ritrovati a circa 150 metri di distanza, in una piazzola. Con l’aiuto di una pattuglia della Polizia locale è stato ritrovato in breve, lungo il tratto di strada percorso dai due in retromarcia, uno zaino con un fucile monocanna basculante calibro 308, un silenziatore in metallo, un cannocchiale con accoppiato un visore notturno, una torcia a led, un coltello, una sacca stagna per il deposito di selvaggina morta ed indumenti vari. Il fucile in questione è risultato essere di proprietà del cacciatore poi denunciato.

Nell'abitazione di quest'ultimo  è stato rinvenuto del munizionamento particolarmente adatto per l’utilizzo con armi silenziate. 













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