Occupazione, stabile la forza lavoro in Trentino

Secondo l'Istat il tasso di occupazione risulta pari al 66,0% contro 57% dell'Italia e il tasso di disoccupazione è pari al 4,3% contro l'8,4% dell'Italia. Disoccupati in aumento per eccesso di offerta



TRENTO. La Provincia autonoma di Trento, sulla base dei dati Istat sulle forze di lavoro relativi al quarto trimestre 2010 (da ottobre a dicembre 2010) e alla media 2010, registra una sostanziale stabilità del mercato del lavoro rispetto al 2009.

Si riscontra l'aumento delle forze di lavoro, la stabilità degli occupati, l'aumento dei disoccupati (per eccesso di offerta e non, quindi per un calo degli occupati), la stabilità degli inattivi.

Il tasso di occupazione risulta pari al 66,0% contro 57% dell'Italia e il tasso di disoccupazione è pari al 4,3% contro l'8,4% dell'Italia. Approfondendo i dati dell'indagine Istat sulle forze di lavoro, coordinata a livello locale dal Servizio Statistica della Provincia, si nota che nel 2010 le forze di lavoro aumentano di circa 2.000 unità raggiungendo quota 240.000, gli occupati rimangono stabili a 229.000 e i disoccupati aumentano di 2.000 unità diventando 10.000.

Nel 2010 gli occupati sono 229.000, di cui 132.000 maschi (1.000 in più rispetto al 2009) e 98.000 femmine. In agricoltura gli occupati sono 9.000, 62.000 nell'industria, di cui 20.000 nelle costruzioni, e 158.000 nei servizi pubblici e privati. I disoccupati sono circa 10.000, equamente distribuiti fra maschi e femmine. Si registra un incremento nel numero dei disoccupati di circa 2.000 unità rispetto al 2009 che, peraltro, non dipendono da una contrazione dell'occupazione.

Ciò sembra derivare dal fatto che il mercato del lavoro non riesce a creare posti di lavoro sufficienti ad assorbire la nuova offerta. Il divario con l'Italia è pari a circa 4 punti percentuali.

Infatti il tasso di disoccupazione nazionale si attesta all'8,4% (7,8% nel 2009), pressochè doppio rispetto a quello trentino. Suddiviso per genere in Italia il tasso di disoccupazione è pari a 7,6% per i maschi e 9,7% per le femmine.













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