Morgan e la cocaina, i Bastard: "Non è l'unico, c'è ipocrisia"

Morgan sarà pure un cattivo maestro, ma allora lo sono anche Vasco, Mick Jagger, i Beatles. E «ipocrita» è chi ha deciso di escluderlo da Sanremo per la sua confessione-sparata sulla coca antidepressiva... Parola di Federico Sassudelli, batteria e chitarra dei Bastard. LEGGI Niente scuse per Morgan di Ferdinando Camon



Morgan sarà pure un cattivo maestro, ma allora lo sono anche Vasco, Mick Jagger, i Beatles. E «ipocrita» è chi ha deciso di escluderlo da Sanremo per la sua confessione-sparata sulla coca antidepressiva... Parola di Federico Sassudelli, batteria e chitarra dei Bastard.
 Federico, che ne pensi del caso Morgan?
 Non è né il primo né sarà l’ultimo che assume droga nel mondo dello spettacolo. Credo che abbia avuto i suoi buoni motivi per fare queste dichiarazioni e non tenerle per sé, a meno che non l’abbia detto senza pensarci. Ma Sanremo è un discorso a parte: vogliono dare l’immagine di un’Italia pulita, cantanti puliti, quando ne sono passati di ogni e ne passerà di ogni.
 In che senso?
 Sanremo deve avere un’immagine pulita. Ma tutti sanno che Vasco era ubriachissimo quando ha cantato Vita spericolata. Lo vedevi.
 Ma su quello che ha detto che ne pensi?
 Dire queste cose non è sicuramente un bell’esempio. Né da giustificare. Da qua ad escluderlo... E’ una cosa esagerata, ipocrita. Sicuramente non sarebbe stato l’unico che andava a Sanremo fatto.
 Quanto a Morgan, non credo che si disperi più di tanto se non va a Sanremo. Basta che faccia bei dischi e poi lo chiameranno a suonare. Non credo che lo emargineranno.
 Intanto i radicali propongono il test antidoping per cantanti e conduttori. Una questione di coerenza, dicono.
 Se escludono dal Festival lui, dovrebbero controllare anche agli altri partecipanti. E’ una cosa che può apparire assurda - non lo fanno neanche ai parlamentari - ma coerente. Piuttosto che una condanna esemplare.
 C’è chi accusa Morgan di volersi fare pubblicità.
 Può essere. Ha un po’ il bisogno di essere al centro dell’attenzione. Ma spero che non l’abbia fatto come mossa di marketing.
 In questo dibattito c’è un aspetto che non può essere trascurato: la responsabilità di voi cantanti di fronte ai giovani. Durante X Factor vi avevano consigliato di non esagerare con le birre.
 Noi non ci sentiamo un modello, l’abbiamo sempre detto. Tutti devono essere liberi di fare i propri sbagli. La questione delle birre ci aveva fatto arrabbiare: non ce ne davano, quella era l’unica che avevamo bevuto ma era stata ripresa più volte.
 Però è vero che per i ragazzi siete un punto di riferimento.
 E’ forse il mondo di adesso. La maggior parte delle persone pensava che Lucy in the sky with diamonds era stata fatta sotto Lsd. Eppure chi è che dice che erano drogati e davano il cattivo esempio. Bisognerebbe prendere in mano tutta storia musica... Sicuramente non bisogna dire: sono depresso e uso il crack. Questo è lo sbaglio. Una persona più fragile può capire male.
 Morgan ammette di aver fatto una cavolata e aggiunge di essere una persona in difficoltà. Avete avuto questa idea?
 Questo non lo so. Tutti possono esserlo: dipende da come lo esterni. Se uno ha un malessere non puoi solo giustificarlo con il fatto che è un artista. Sicuramente è una persona ancora più fragile se cerca di giustificarsi dicendo di essere tale. Sarebbe stato meglio dire: scusame, ho fa’na stupidada.
 Che rapporto avevate con lui?
 Lo vedevamo poco perché era il tutor degli altri. Qualche volta nei camerini. Ma non è uno sempre pronto ad ascoltare: magari gli entra da un’orecchia e gli esce dall’altra. Quando ha detto che Ticket to ride la cantavano in quattro, mi era scaduto.
 Lo vedevate un po’ come un maestro?
 No, come maestro no. Recentemente ho scoperto dei suoi vecchi dischi che sto apprezzando tantissimo. Lo stimo: è un grandissimo musicista, ha fatto delle gran belle canzoni. Il plauso gli va fatto.
 Oggi rischia di apparire come un cattivo maestro.
 Non lo so. C’è questo buonismo di fondo. Quante volte hanno arrestato Mick Jagger per la droga. Questo mi sa assurdo... E’ chiaro che non è un buon maestro chi dice le cose che ha detto Morgan. Ma ce ne sono tantissimi di cattivi maestri. E comunque non esageriamo: non è giusto metterlo in croce.
 Quello del cantante maledetto funziona ancora o è un cliché “superato”?
 Le donne le è strane. No saveria...
 Anche i ragazzi sono nella stessa situazione.
 Forse sì, quella pulsione c’è quando hai 15 anni. a me piacevano da matti Kurt Cobain e i Nirvana e avevo letto tutto di loro. A quell’età non capisci come quadra il mondo. Ma dopo sì.
 Gira la droga nel mondo del rock trentino?
 Non lo so.
Come non lo sai? Avete fatto centinaia di concerti...
 Circa 240 concerti. La risposta è no. A parte che farsi di coca costa l’ira di Dio, si è stupidi il doppio. Non posso non dire che ho visto qualcuno farsi una canna, ma un conto è il crack un conto un cannone.
 Tu di droga ne hai mai presa?
 No.
 Nemmeno una canna?
 Sì dai, te provi, cavolo. Come il 70% dei giovani. Ma finisce lì: tutto il resto non l’ho mai voluto.
 Qual è il vostro antidepressivo?
 Mi zugo a calcio con l’X box. Ma abbiamo avuto tanto culo che non posso permettermi di esser depresso...













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Chico Forti lascia il carcere a Miami, rientro in Italia più vicino: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia. Lo zio Gianni: "Speriamo in tempi brevi"

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
IL PRECEDENTE Nordio: "Gli Usa non dimenticano il caso Baraldini"
COMPLEANNO Chico Forti, 64 anni festeggiati in carcere: "Grazie a chi mi è vicino" 
IL FRATELLO DELLA VITTIMA Bradley Pike: "E' innocente"

CASO IN TV La storia di Chico in onda negli Usa sulla Cbs