ROVERETO. Lei, una don a di 66 anni, aveva un’attività commerciale a Rovereto, ed era tormentata da tempo da un trentino di 54 anni con precedenti penali piuttosto importanti, il quale sosteneva di vantare un debito per un cifra di alcune migliaia di euro, per ragioni legate all’attività di lei, che la donna invece riteneva di non dovergli. Tuttavia l’uomo non solo aveva insistito per ottenere da lei il denaro, ma era arrivato a minacciarla in modo molto pesante, aspettandola persino sotto casa.

La donna, conoscendo il passato del cinquantaquattrenne, che ha avuto anche esperienze di detenzione, si è spaventata molto e dopo averci pensato su ha deciso di rivolgersi ai carabinieri, raccontando loro la vicenda e chiedendo aiuto. È così che il comando della compagnia di Rovereto ha ideato una vera e propria trappola per incastrare l’estorsore. La donna, su suggerimento dei carabinieri, lo ha contattato spiegandogli di voler saldare il supposto debito e gli ha dato appuntamento la mattina di venerdì, sotto la propria abitazione, per consegnargli un “acconto” sul totale che l’uomo pretendeva da lei.

Ben prima dell’ora convenuta però, sul posto si erano nascosti gli uomini dell’arma, che hanno così assistito all’arrivo del trentino, V.B., che forse subodorando un trucco è arrivato con ampio anticipo, con tutta probabilità per assicurarsi che nella zona non ci fosse qualcuno ad attenderlo. All’ora stabilita, la donna è scesa con l’acconto pronto alla consegna e appena lui l’ha ritirata ed è risalito in auto è stato fermato dai carabinieri, che lo hanno perquisito trovandogli i soldi appena ritirati, che sono stati subito restituiti alla signora. V.B. è stato invece arrestato e tradotto in carcere a Spini di Gardolo, dove resta a disposizione della magistratura, in attesa dell’udienza di convalida.