Mezzi a metano: è l’anno del sorpasso su quelli diesel

Ne arriveranno altri 22, raggiungendo quota 66 su 129 Pagamenti sempre più con il bancomat e lo smartphone


di Luca Marognoli


TRENTO. Il sorpasso avverrà attorno alla fine dell’anno. Gli autobus a metano in servizio nel capoluogo, attualmente meno della metà del parco circolante (42 contro gli 87 diesel), raggiungeranno quota 66 veicoli, contro i 63 diesel. Il numero complessivo di 129 resterà invariato, ma il vantaggio, in termini di consumo di carburante e di impatto sull’ambiente, sarà indubbio.

«Già oggi - spiega Roberto Andreatta, dirigente del servizio trasporti pubblici della Provincia - al differenziale di circa 0,18 euro al chilometro, per circa 2 milioni di chilometri percorsi dai 42 bus a metano a Trento sui 5,5 milioni di chilometri totali, corrisponde un risparmio di circa 360.000 euro annui, che compensano ampiamente il costo del servizio esternalizzato di rifornimento, pari a circa 100.000 euro. Con la flotta a 66 mezzi, considerato che verso fine anno avremo ulteriori 22 bus a metano, ovvero metà della flotta circolante a Trento, si arriverà ad una risparmio evidentemente superiore, e a minori emissioni inquinanti». Un risparmio che - secondo il dirigente - supererà i 500 mila euro.

Nuovi sistemi di pagamento. L’utilizzo del bancomat per l’utenza del trasporto pubblico su scala provinciale (considerando quindi non solo bus urbani, ma anche corriere e treni) è in costante crescita: ciò grazie ad un potenziamento del servizio, per venire incontro agli utenti delle zone più periferiche della provincia, dove le biglietterie non sono presenti. Attualmente sono attivi 471 punti vendita bancomat, grazie alla capillare rete delle Casse rurali. «Il numero di operazioni, tra rinnovo di abbonamenti e ricariche scalari, eseguite nel corso del 2014 era stato pari a 16.995 (8.816 di rinnovo abbonamenti e 8.179 di ricarica carta a scalare), mentre nel 2013 erano state fatte complessivamente 5.877 operazioni (2.326 di rinnovo abbonamenti e 3.551 di ricarica carte a scalare): tra i due anni solari il numero di operazioni si è dunque pressoché triplicato», afferma Andreatta. «Nel 2015 sono state fatte complessivamente 19.883 operazioni (10.571 di rinnovo abbonamenti e 9.312 di ricarica carte a scalare), per un incremento del 17 % rispetto al 2014. Le operazioni che prima si dovevano svolgere principalmente presso gli sportelli di biglietteria sono dunque facilitate, senza code agli sportelli, 24 ore su 24».

Numeri ancora maggiori sono stati registrati grazie ad internet. «È stata infatti attivata dal 16 marzo scorso la possibilità di acquisto e pagamento da smartphone del titolo di viaggio (biglietto di corsa semplice), sia in ambito urbano che extraurbano, mediante la app “Open Move”, che ha visto la collaborazione della Provincia e degli altri soggetti del trasporto pubblici locale con una società privata, la cui implementazione, va sottolineato, si è avuta a costo zero per l'ente pubblico. Con Open Move si sono avute 20.724 vendite di titoli di viaggio di corsa semplice nel 2015».

Più abbonamenti, meno biglietti. In un giorno (si è preso come rappresentativo giovedì 14 gennaio) gli spostamenti sul sistema provinciale sono stati calcolati in quasi 86 mila. Mezzo prevalente il bus, con 70 mila, seguito dal treno con 15 mila. Titolo di viaggio più diffuso l’abbonamento (65 mila nel giorno considerato), con una percentuale pari al 90% sull’extraurbano e all’80% sull’urbano. L’obiettivo è di aumentare ancora queste percentuali, riducendo il ricorso al biglietto di corsa semplice e facendo risparmiare gli utenti abituali.













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