Mercatino, altri 50 mila «all’assalto»

Nuovo primato nella giornata a cavallo fra domenica e l’Immacolata. Centocinquanta i pullman e musei superaffollati


di Claudio Libera


TRENTO. Se pareva che i “numeri dati” nella giornata di domenica fossero record, beh, ieri, un lunedì caduto provvidenzialmente nel bel mezzo del ponte dell’Immacolata, ha cancellato anche quel primato provvisorio di una classifica che fa segnare primati ad ogni dove. Cinquantamila le presenze stimate e 150 i pullman giunti in città secondo i calcoli della Polizia locale, mentre i camper pur con il turn over, non hanno potuto superare quota mille causa mancanza di stalli. Ma l’aumento è stato rilevato anche nelle vendite, o degli acquisti, dipende da che parte si guarda il portafoglio, dei prodotti tipici che, rispetto ad un anno fa, secondo i “severi controllori” ovvero i titolari o gestori delle casette, si attestano tranquillamente ad un più 15%.

Un segnale positivo, confermato dalla massa di gente che dall’apertura alla chiusura, ha varcato in continuazione i virtuali tornelli di piazza Fiera e di piazza Cesare Battisti. Con un passaggio quasi obbligato al Mercatino del volontariato e delle associazioni di via Garibaldi ed a quello della Croce Rossa, alla Fondazione Caritro che oggi sarà aperto per l’ultima volta dalle 10 alle 18.30. Prima di arrivare a piazza Cesare Battisti, ecco il banchetto con le stelle di Natale dell’Ail, quello dell’Associazione Saninfanzia, per raccoglie donazioni, mettendo in vendita i manufatti dei piccoli ospiti di un centro a Repatriacion a 200 chilometri dalla capitale Asuncion. Questo grazie ad un gemellaggio di volontariato ideato vent’anni fa dalle sorelle Cristina e Margherita Mazzonetto che stazionano fino al 20 all’angolo tra via Oss Mazzurana e via Diaz.

Le casette di piazza Battisti, almeno nella parte verso la chiesa di San Pietro, sono immerse nell’ombra e la temperatura non sembrerebbe consigliare la sosta ma invece, come d’incanto, ad ondate successive, ecco il pienone, il tutto esaurito. Si può tranquillamente segnare ogni… ingresso di pullman in piazza, quando si vedono tutte assieme 50 persone sbucare dalla Galleria dei Legionari che si accostano alle casette con i regali delle magie di un tempo, e poi, la “svolta epocale” gastronomico culinaria, quella che alle 11 indica la strada come il pifferaio magico che porta alla casetta dei canederli, dove è ressa. Domenica, per fare un esempio, quello più eclatante, un turista toscano se ne è fatti confezionare 42 da portare a casa, 5 giorni in frigo per il consumo immediato, il resto in freezer, da cuocere ancora congelati. Anche il “parampampoli” è divenuto parola d’uso comune ed alla casetta del Crucolo, lavorano con il viso soddisfatto di chi ha fatto bingo, dal momento che la giornata di domenica, dopo una partenza in sordina, è esplosa dal botto di mezzogiorno ed è proseguita fino alla chiusura ed all’esaurimento di scorte e materiale umano. Tornando verso piazza Fiera, negozi tutti aperti “anche nella mattinata di lunedì “e pensare che sarebbe stata l’unica mezza giornata di festa per noi” dicono un po’ sconsolati ma tutto sommato gratificati dall’afflusso di gente. All’ingresso di piazza Fiera, dove transitano gli autobus, accosta un taxi; ne scendono tre signore e due uomini, l’accento è della capitale: “Abbiamo trovato un ottimo albergo a Baselga di Pinè – confidano – siamo arrivati domenica, oggi siamo scesi in città con la macchina ed abbiamo trovato parcheggio per un colpo di fortuna (ma l’espressione nel loro dialetto è molto più colorita) e scoperto i vostri taxi, dalle caserme al mercatino 8 euro in cinque, a Roma non si avrebbero fatto nemmeno metter dentro il piede per quella cifra! Magica l’atmosfera; in serata torniano a Baselga, si cena sul lago, domani con calma verso casa. Complimenti”.

Sul fronte musei, dopo i record di domenica, al Buonconsiglio, sin dal mattino, nuovo primato di presenze “gratuite e non conteggiabili” nel Giardino Incantato per i selfie immancabili con gli alberi addobbati, poi nelle austere stanze ne sono entrati in 1.592 (e 506 a Castel Thun). Al Muse, alle 17.30, erano stati staccati 2.841 biglietti ma c’erano altre 2-300 persone in coda. Domenica, si erano raggiunti i 3.465 (lo scorso anno erano stati 2.706) e sabato i 1.819 (lo scorso anno 1.192). Aperto ieri ma chiuso oggi, giorno dell’Immacolata, il Museo Diocesano Tridentino.

Quanto al traffico, ieri sono stati registrati rallentamenti, ma oggi sull’A22, in direzione sud, è giorno da bollino nero.













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