Mele Gala, un raccolto di alta qualità 

Il dato a livello europeo, secondo Prognosfruit, prevede un più 9% per questa varietà. Ottime premesse anche in Trentino


di Carlo Bridi


TRENTO. È iniziato il raccolto delle mele Gala, un raccolto che in Trentino si preannuncia di alta qualità e di quantità nella media.

Il dato a livello europeo, secondo Prognosfruit, prevede un più 9% per questa varietà. «Dalle prime indicazioni, per quanto riguarda la Valle dell’Adige, l’andamento è nella norma». Così sostiene Vittorio Vitali, responsabile conferimenti della Sft, dopo aver raccolto in questi ultimi giorni il 20% della produzione di Gala. «Certo- precisa- va da zona a zona, da azienda a azienda». «Per quanto riguarda la produzione biologica, le prime indicazioni parlano di un significativo calo della produzione».

Questo, secondo Enrico Tovazzi, produttore biologico, che attribuisce la causa all’eccessiva produzione dello scorso anno. «Per quanto riguarda il mercato-afferma Enrico Zignani, responsabile commercializzazione della Sft- siamo partiti con prezzi molto alti per l’assenza totale di mele, ma ora si stanno ridimensionando su valori più normali, comunque molto interessanti. Il problema-prosegue- per noi è la grandine. La parte di produzione fuori rete è ancora troppa ed ha subito molti danni». Per la Sft la Gala è una varietà importante, il 20% della produzione, ma dovrebbe raddoppiare. La situazione a livello nazionale, secondo Assolmela, è diversa.

Esistono delle preoccupazioni, analizzando le prospettive di mercato, per il prolungamento della chiusura del mercato russo e l’ instabile situazione economica e politica nei principali paesi del Nord Africa, Egitto e Algeria in testa. La produzione di Gala a livello europeo dovrebbe raggiungere quest’anno il record, con 1.45 milioni di tonnellate, confermando così la seconda posizione dopo la Golden Delicious. Quest’ ultima, peraltro, è prevista in netto calo, con un meno 16% sul dato medio di riferimento, che è il triennio 2014-2016. La produzione di quest’anno è prevista in 2.347.000 tonnellate, la più bassa di sempre.

E’ questo un dato molto importante per il Trentino, e particolarmente per Melinda Valle di Non, che ha nella Golden Delicious, la principale produzione. A questo proposito il presidente di Melinda, Michele Odorizzi, è molto prudente.

«É vero che i dati di Prognosfruit sono questi, ma vedremo poi i mercati come si muoveranno- afferma- certo, si parte da una situazione molto favorevole, con il mercato completamente sgombro dalle mele del 2017, ma dovremo vedere poi come il mercato si evolve. Per quanto riguarda la produzione è prevista non eccessiva, sui 4 milioni di quintali, in linea con il 2016- afferma Odorizzi- e la qualità ad oggi si presenta molto buona.

La pezzatura è soddisfacente, e già lunedì si inizierà la raccolta delle Gala cominciando nella bassa val di Non. «Ottima la produzione fino ad ora anche per il gruppo Mezzacorona- afferma il direttore Fabio Maccari- La produzione è molto bella ed il mercato promette bene».

E gli allarmi per la cimice asiatica lanciati in questi giorni? Facciamo chiarezza? Abbiamo sentito, a tale proposito, Claudio Ioriatti, dirigente del Centro di Trasferimento tecnologico della Fem di San Michele all’ Adige. «La situazione -afferma Ioriatti- è costantemente monitorata, ed anche con grande attenzione. La zona nella quale viene segnalata la presenza è quella di Trento sud, ossia la zona che fa riferimento alla Sft, ma allo stato attuale non ci risulta che vi siano danni, e non si consiglia pertanto nessun intervento. Se il problema si porrà in seguito saremo precisi nelle segnalazioni ai nostri frutticoltori» conclude il dirigente Fem. Per il presidente di Melinda, Odorizzi, in Valle di Non «non abbiamo segnalazioni di danni da questo insetto, mentre riscontriamo dei danni nei frutteti collocati in prossimità dei boschi; danni da cimice normale, ma si badi bene sono danni molto contenuti».













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