Manzardo, scatta la cassa integrazione

Aperta la procedura, ma per le sedi di Trento e Bolzano ci potrebbero essere degli acquirenti



TRENTO. E' stata ufficialmente aperta la procedura per la cassa integrazione straordinaria di 350 dipendenti della Manzardo Italia, di cui 50 lavoratori della sede di Trento e 60 di Bolzano. Questo il risultato dell'incontro che si è tenuto a Bolzano tra le organizzazioni sindacali e il curatore fallimentare, Mauro Pojer, dell'azienda bolzanina specializzata nell'arredo bagno.

Il confronto si è svolto a Bolzano perché nel capoluogo altoatesino si trova la sede amministrativa dell'azienda che lo scorso 20 ottobre ha presentato istanza di fallimento. Giudizio positivo sull'esito dell'incontro viene espresso dalla Cgil/Agb che riferisce di aver appreso "di diversi possibili acquirenti per varie zone d'Italia, tra cui Bolzano, Trento, Como, Piacenza e la zona delle Marche".

"Alla cassa integrazione non c'erano alternative - commenta Cinzia Turello della segreteria della Filcams/Cgil - ora la procedura è stata attivata, della questione si occuperà poi il ministero del lavoro con un apposito decreto".













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