riva del garda

Mangiano e non pagano: ripresi dalle telecamere

Tre turisti tedeschi fuggono dal retro del Kapuziner convinti di non essere visti. Il titolare ha postato il video su Facebook: «Capitano un paio di episodi all’anno»


di Matteo Cassol


RIVA. Sono arrivati attorno alle 20.30, hanno mangiato e bevuto, peraltro con un atteggiamento non particolarmente gradevole verso il personale del locale, dopodiché verso le 22 si sono alzati e se ne sono andati senza pagare dall’uscita sul retro: è successo al ristorante Kapuziner di viale Dante a Riva. E, fin qui, purtroppo sono cose che capitano. La cosa insolita è che, avendo scelto una “via di fuga” anomala che dà su via Disciplini e si interseca con la reception dell’annesso hotel Vittoria, i tre protagonisti, di madrelingua tedesca, sono stati ripresi dalla telecamera della reception stessa e così dalla struttura hanno diffuso il video dei fuggiaschi, pubblicandolo su Facebook e fornendolo anche alla questura.

«Sfortunatamente - spiega il titolare Paolo Carli - divulgare le immagini è l’unica cosa che possiamo fare, nella remota speranza che qualcuno possa riconoscere i tre, che di sicuro sono turisti di lingua tedesca. Episodi del genere capitano mediamente una o due volte all’anno: nella confusione c’è chi se ne approfitta. In questo caso, del fatto che i tre erano in terrazza, si è messo a piovere e abbiamo spostato tutti i tavoli all’interno.

Loro erano già entrati dal retro, dalla porta in fondo alla sala che porta all’hotel, hanno cenato per circa 60 euro (molti scontrosi e scortesi al tavolo) e nell’attimo in cui nessun cameriere era presente (si stavano aiutando gli altri clienti a spostarsi all’interno perché non si bagnassero, dopo che i tre erano già stati spostati per primi) hanno imboccato l’uscita secondaria che già conoscevano e si sono dileguati, senza far caso alle piccole telecamere della reception che li avevano ripresi, di spalle, anche all’entrata».

Un modo per rintracciarli, oltre alle immagini, poteva essere l’utilizzo della connessione wi-fi: «I tre - racconta Carli - hanno navigato sulla nostra rete per 55 minuti, ma hanno fornito indirizzo email e numero di telefono falsi o comunque non più attivi». In passato c’è stato chi, ancor più spregiudicato, non ha pagato nemmeno il soggiorno in hotel, pur avendo lasciato nome e documenti: «In dodici anni - dice il titolare del Vittoria-Kapuziner - sarà capitato cinque volte.

In un paio di casi siamo riusciti a recuperare i soldi: ad esempio tre anni fa dei belgi sono andati via senza pagare l’albergo, ma sapevo a che ora avevano l’aereo a Orio al Serio e quindi ho telefonato alla polizia, che li ha individuati e li ha obbligati a pagare seduta stante. Nel secondo caso era un ragazzo italiano - e con gli italiani è meno complicato muoversi - che ci doveva 800 euro: abbiamo fatto denuncia, la sorella ha acconsentito a saldare per lui e allora la faccenda si è chiusa».













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