Maltrattamenti in famiglia, scatta l’arresto

I carabinieri sono intervenuti in via Dosso e hanno portato in cella il marito, che ora attende sentenza



ARCO. Primo arresto, in flagrante, per «maltrattamento familiare». E’ stato operato, in via Dosso, ad Arco, dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Riva del Garda. Due giorni fa, il processo per direttissima, in tribunale a Rovereto. Ma l’avvocato dell’imputato, un romeno di 48 anni, di professione badante, ha chiesto al giudice Corrado Pascucci la “difesa a termini”, per leggere tutti gli incartamenti delle denunce della vittima. L’arresto dell’uomo è stato convalidato, ma per conoscere la condanna si dovrà attendere il giudice del presidente Pascucci. Nel frattempo, nei confronti dell’uomo è stato emesso un ordine di allontanamento dall’abitazione famigliare.

La storia racconta una situazione familiare non proprio cristallina. Il romeno, sposato con una moldava, in possesso di un regolare permesso di soggiorno, vive da dieci anni in Italia. La coppia ha un figlio. Negli ultimi tempi, i litigi fra moglie e marito si sono fatti più frequenti, tanto che pochi giorni fa la donna ha deciso di abbandonare casa. In passato, pare che la donna avesse anche presentato denuncia-querela, sempre ai carabinieri, di maltrattamenti. Giovedì, l’epilogo della storia. La donna rientra a casa, in via Dosso, per raccogliere alcuni effetti personali. Trova il marito, invece, che le chiede il motivo dell’allontanamento. A questo punto, l’uomo - stando al racconto della vittima - avrebbe preso a sberle la moglie, la quale sarebbe anche ricorsa alle cure dei sanitari del pronto soccorso di Arco. A frenare la foga dell’uomo ci hanno pensato i carabinieri del nucleo operativo. Chiamati in via Dosso, sono riusciti ad arrestare l’uomo, basandosi sulle nuove norme previste dal decreto legge anti-femminicidio. Ora l’uomo è in attesa di sentenza del giudice Pascucci.













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