Maltrattamenti, dura condanna

Inflitti 22 mesi a un uomo accusato di aver perseguitato la convivente per 5 anni



TRENTO. Dura condanna, ieri in Tribunale, per un informatico trentino accusato di maltrattamenti ai danni della sua ex compagna. Il giudice Enrico Borrelli gli ha inflitto un anno e dieci mesi di reclusione con la sospensione condizionale della condanna subordinata al pagamento di un risarcimento danni di 35 mila euro. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a trenta mesi di reclusione.

Secondo l’accusa, l’uomo, un quarantenne, sputava addosso alla compagna. Le tirava i capelli, la picchiava e la insultava. Una vita infernale, quella che una giovane insegnante sarebbe stata costretta a subire da parte del suo convivente. La donna, difesa dall’avvocato Nicola Benvenuto ha presentato denuncia ed è partito il processo. L’uomo si è sempre difeso negando tutte le accuse e sostenendo che, in realtà al centro della vicenda ci sarebbe la controversia per la proprietà della casa nella quale viveva la coppia. Sulla questione è pendente una causa civile. C’è anche una questione relativa alla veridicità di un documento con il quale si afferma che la casa sarebbe stata pagata dalla donna. Lì’informatico, però, sostiene che il documento in questione è un falso. Il processo penale si va a inserire in un quadro molto complesso. La donna aveva mosso accuse pesantissime. Secondo l’accusa per oltre cinque anni la donna avrebbe subito ogni sorta di angheria dal convivente. I fatti si sono svolti tra il 2005 e l'ottobre 2010, quando l'insegnante ha trovato il coraggio di denunciare il convivente.













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