Maltempo, gravi danni alla tenuta San Leonardo

La grandinata che ha colpito Avio ha compromesso il 70% delle uve della famiglia Guerrieri Gonzaga



TRENTO. Contenuti i danni alla produzione della Cantina sociale di Avio, compromesse fino al 70% pare invece la tenuta San Leonardo, della famiglia Guerrieri Gonzaga e altre piccole aziende sulla sponda sinistra dell’Adige: è quanto emerge dal sopralluogo effettuato dall’assessore provinciale all’Agricoltura, Tiziano Mellarini, in Vallagarina, per stimare i danni della violenta grandinata, una vera e propria tempesta di ghiaccio e vento che ieri ha colpito la zona a sud di Avio e in particolare i pregiati vigneti e le coltivazioni sulla sinistra Adige, fra Masi di Avio e Borghetto, e sulla destra Adige, fra la località Ischia e Mama d’Avio.

L'assessore Mellarini, accompagnato dal presidente della Cantina sociale di Avio, Lorenzo Libera, ha visitato gli ettari interessati dalla grandinata a sud di Avio ed espresso la vicinanza dell'amministrazione provinciale alle zone colpite: «Si tratta di un'area coltivata a pinot grigio - ha commentato l'assessore provinciale - in tutto una trentina di ettari rispetto ai circa 700 ettari della Cantina sociale, peraltro già interessati dalla grandine nel mese di maggio. La parte interessata è di grande qualità e quindi ci sarà inevitabilmente una ripercussione sulla qualità della produzione totale». Le produzioni più rovinate sono i pergolati, meno i vigneti a guyot.

Diverso invece il discorso per la tenuta San Leonardo: «I 25 ettari del marchese Carlo Guerrieri Gonzaga - ha proseguito l'assessore Tiziano Mellarini - risultano danneggiati per il 70% e, come la Cantina sociale di Avio, la preoccupazione principale è che non ci siano ripercussioni anche sulla prossima annata, vista la consistenza dei chicchi di grandine alcuni grandi come noci, che in alcuni casi hanno causato importanti danni alla vegetazione delle viti e ai tralci che potrebbero compromettere il futuri raccolti. In questo caso purtroppo, la qualità e la produzione non saranno consistenti come gli anni scorsi».













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