"Magic Italy" senza le montagneL'ira del Trentino sul governo

Pronto a prendere carta e penna l’assessore provinciale al turismo, Tiziano Mellarini, che giudica «inammissibile» la dimenticanza del governo. Allibito anche Mauro Gilmozzi, delegato a seguire per conto della Provincia la Fondazione che gestisce la promozione delle Dolomiti


Jacopo Tomasi


TRENTO. Il videospot narrato dal premier Silvio Berlusconi che cancella le montagne fa infuriare il Trentino. Il presidente degli albergatori, Natale Rigotti, ha già scritto a Berlusconi e al ministro al turismo, Michela Vittoria Brambilla, per manifestare il malcontento. Pronto a prendere carta e penna anche l’assessore provinciale al turismo, Tiziano Mellarini, che giudica «inammissibile» la dimenticanza del governo. Allibito anche Mauro Gilmozzi, delegato a seguire per conto della Provincia la Fondazione che gestisce la promozione delle Dolomiti.
Le Dolomiti sono state nominate giusto un anno fa patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco, ma è come se non esistessero. L’Italia è tutta sole e mare (Capri e Portofino) e città d’arte (da Firenze a Venezia, passando per Roma, Milano e Stupinigi). Nulla da dire, ma le montagne? E chi le conosce? Il video che dovrebbe rilanciare il turismo in Italia, narrato in prima persona dal premier Berlusconi, è diventato subito un caso. Non solo perché su youtube spopolano le parodie. È diventato un vero e proprio caso politico, un incidente diplomatico che vede i territori montani sul piede di guerra contro il governo.
L’assessore provinciale al turismo, Tiziano Mellarini, è amareggiato, ma pronto a dar battaglia. «Non è ammissibile una cosa del genere. Ora affronteremo la questione assieme ai colleghi di tutto l’arco alpino. Li contatterò e vedremo di decidere assieme il modo migliore per far sentire la nostra voce a Roma. Di sicuro scriveremo al presidente Berlusconi e al ministro Brambilla. L’importanza della montagna nell’economia turistica nazionale non è di certo secondaria e in uno spot promozionale che dovrebbe rappresentare tutta l’Italia e tutte le sue bellezze non può mancare un richiamo a bellezze naturali uniche che portano nel nostro Paese milioni di turisti e visitatori ogni anno. Si potrebbero citare, come esempio fin troppo facile, le Dolomiti, riconosciute dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, ma tutto l’arco alpino ha bellezze naturali mozzafiato che di sicuro non sfigurano accanto a quelle menzionate nel video. Sentirò i colleghi delle altre regioni trascurate e faremo sentire la nostra voce».
Mauro Gilmozzi, delegato a seguire per conto della Provincia la Fondazione che gestisce la promozione delle Dolomiti, non conosce ancora lo spot. «Non l’ho ancora visto - ammette - quindi non posso certo dire se è il caso di fare un intervento ufficiale. Certo che in uno spot dove si magnificano le bellezze dell’Italia le montagne ci devono essere per forza. Non rappresentano certo una voce secondaria nell’economia turistica nazionale quindi farle passare sotto silenzio non mi pare il caso».
È indiavolato, invece, il presidente degli albergatori trentini, Natale Rigotti, che evidenzia subito un dato. «La montagna rappresenta un terzo del turismo italiano e per un territorio come il nostro il turismo di montagna incide sul Pil per il 30%». E lancia una domanda. «È mai possibile che numeri come questi non vengano presi in considerazione in uno spot che intende rilanciare il turismo?». Rigotti è un fiume in piena. «Non ce l’ho col premier Berlusconi che è occupato da mattina a sera con una miriade di impegni, ma con chi ha fatto quel video. Chi lavora in certi posti e fa certi errori dovrebbe essere preso a calci in quel posto. Ho già scritto una lettera sia a Berlusconi che al ministro Brambilla nella quale ho chiesto, in tono comunque leggero, come mai è stata fatta questa dimenticanza. Sono convinto che se tutti noi “montanari” faremo sentire la nostra voce, entro qualche settimana ci sarà un video apposito sulla montagna».
Rigotti è ottimista, ma non perde l’occasione per punzecchiare chi elogia soltanto il mare. «Anche il caro Emilio Fede nel suo telegiornale lo sento parlare solo di Capri. Questo mi fa arrabbiare. Bisognerebbe parlare invece delle montagne come bene supremo, come luogo delizioso dove passare una vacanza indimenticabile».

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