Libri gender? Ne sono piene le biblioteche

Fugatti (con una mozione) li vorrebbe fuori dalle scuole. Ma molte famiglie li prendono in prestito in tutto il Trentino



TRENTO. Via i libri “gender” dalle scuole trentine. Libri che comunque sono presenti in abbondanza nelle biblioteche trentine. Il consigliere provinciale Maurizio Fugatti (Lega Nord) invita a guardare il Veneto - dove il neo sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha fatto sparire dagli asili e dalle scuole materne una serie di libri - e a fare altrettanto anche in Trentino. Non solo, Fugatti invita pure la giunta provinciale a fare retromarcia sui corsi di educazione alla formazione di genere (di cui il Trentino ha dato notizia nei giorni scorsi) e a ritirare il disegno di legge sull’omofobia, di prossima trattazione dopo una serie di rinvii, che tra l’altro prevede “nel rispetto dell’autonomia scolastica la realizzazione nelle scuole di specifici progetti e attività sui temi dell’educazione alla sessualità e all’affettività”.

Quella di Fugatti è una mozione che sarà sottoposta al consiglio provinciale ed è l’ultimo atto di una battaglia che si sta giocando tra maggioranza e opposizione sui temi della diversità di genere. Ma l’appello a togliere i libri considerati a rischio dalle scuole trentine (dopo aver appurato che ci siano naturalmente) sposta più in alto il livello dello scontro: «Si tratta di libri - scrive Fugatti - di difficile comprensione per un bambino, storie che travalicano dall’insegnamento scolastico, narrazioni - scrive ancora il consigliere - che nuocerebbero alla formazione personale del ragazzino e allo sviluppo armonioso della sua personalità».

Già in passato Fugatti aveva sollevato il tema e il presidente Rossi (che ha competenza sulla scuole) gli aveva risposto che le scuole trentine adottano i libri di testo in autonomia e che il sistema scolastico deve tendere al “rispetto di tutte le persone indipendentemente da valutazioni circa il genere, la razza, il ceto sociale, l’orientamento sessuale, la nazionalità”.

Intanto però da una semplice ricerca nel Catalogo bibliografico trentino emerge che i libri che Fugatti non vorrebbe (tra cui anche un libro che narra la storia di una bambina profuga) sono tutti presenti, con numerose copie, nelle biblioteche di tutto il Trentin. E dalle ricerche nella banca dati risultano anche numerose copie in prestito, a dimostrazione dell’interesse delle famiglie.













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