Levico: parcheggi blu tutto l’anno, gli albergatori insorgono

Crivellaro (Asat): «Così si penalizza chi vuol tenere aperto anche l’inverno Mi chiedo poi se il Comune aveva proprio bisogno di qualche migliaia di euro»


di Antonio DeCarli


LEVICO TERME. La giunta comunale ha stabilito che ovunque ci siano gli stalli blu a Levico e a Selva e che i parcheggi siano di tipo A, cioè a pagamento tutto l’anno. Sono escluse solo le aree di tipo B vicine al lago che sono un po’ più care ma dove si paga solo d’estate. La novità più rilevante è che l’estensione riguarda in particolare viale Vittorio Emanuele davanti alle Terme ed a diversi alberghi. Inevitabile la reazione degli albergatori.

Il presidente della locale sezione Asat, Roberto Crivellaro, affronta il problema in maniera pacata, ma decisamente anche polemica. «Io ed i miei colleghi rimaniamo sconcertati per certe scelte - dice -. Gli stalli sono solo al massimo una quindicina. In tempo di crisi questa decisione penalizza soprattutto quelle due - tre aziende che provano a lavorare anche d’inverno. Mi chiede se il Comune aveva proprio bisogno di qualche migliaia di euro quando paghiamo già in maniera salata tasse di ogni tipo». Ma per il Comune è indispensabile trovare parcheggi a rotazione veloce per non penalizzare il commercio in centro già in grave difficoltà. «Queste sono soluzioni sporadiche che non risolvono i problemi del commercio. Manca una progettualità complessiva e bisognerebbe sedersi ad un tavolo tutti insieme e ragionare su tutto ciò che è veramente utile alla città per restare attrattiva e competitiva». Riguardo al problema dei parcheggi in funzione del centro tutto è fermo ed è stato bloccato sia per con il diniego a realizzare i parcheggi proposti da voi sotto i giardini Salus che dal ricorso degli albergatori contro quelli proposti da LevicoPolis nell’area Beber. «Non possiamo ragionare come in passato, prima facciamo il Polo scolastico e poi le strade. Per quanto riguarda LevicoPolis in area Beber dobbiamo pensare a soluzioni condivise e soprattutto credibili sulla viabilità. Mettiamo insieme nero su bianco. I nostri governati provinciali e comunali, compreso il nostro sindaco, continuano a dire che il turismo è la più importante industria del Trentino. Allora, dato che è sicuro che il comparto turistico non può delocalizzare e quindi mantiene localmente anche l’occupazione, va aiutato. Gli operatori non vanno messi sempre in discussione».

Roberto Crivellaro quindi conclude: «Ribadisco la nostra più ampia disponibilità a trovare soluzioni e prendere reciprocamente impegni comuni».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano