Levico, clienti "cacciati" dal bar

«Consumate ancora o lasciate il bar, mi serve il tavolo». Ma il locale era quasi vuoto


Paolo Silvestri


LEVICO TERME. Eden, un Paradiso? Non per i turisti di Levico a quanto pare. Dopo il caso della "gabella" da pagare per il cane ospite all'albergo Eden tocca all'annesso Bar Cafè salire agli onori delle cronache. Cosa è accaduto ce lo racconta Paolo Bosco, levicense che vive a Bologna da dieci anni, ma che, come lui stesso sottolinea, «torno in città tutte le volte che posso».

«Sabato scorso - spiega Bosco - ho portato alcuni amici al Bar Cafè annesso all'Hotel Eden di Levico così come accade spesso quando torno in città per il fine settimana e durante le ferie. Verso le 23.40 il titolare del bar (Luca Libardi, anche presidente provinciale dell'Asat, l'associazione degli albergatori, ndr) si è presentato al nostro tavolo e ci ha esortati a lasciare il locale dato che, "il bar è pieno e se non fate una seconda consumazione, lasciate almeno libero il tavolo". Da persone civili, anche se stupiti dalla richiesta esplicita e fuori luogo (soprattutto a quell'ora), abbiamo comunque pagato la nostra consumazione (circa 20 euro per 4 persone) e ce ne siamo andati senza discutere notando però la presenza di numerosi tavolini liberi sotto il pergolato e di un solo tavolo occupato all'interno del locale».

Bosco quindi aggiunge: «Spiace notare che, nonostante gli sforzi di Apt, albergatori, operatori del turismo, associazioni, per promuovere l'ospitalità e la vocazione turistica delle nostre valli, accadano episodi come questo (per fortuna isolati) che disincentivano il turismo lasciando un pessimo ricordo delle vacanze passate in Trentino agli ospiti e sconfortano i locali. Spiace ancora di più quando la cosa accade per bocca del titolare di un esercizio pubblico che ho sempre frequentato con piacere, data la costante gentilezza del personale, e in cui ho sempre portato ospiti e amici per passare qualche ora in compagnia ogni volta che ne ho avuto l'occasione. Fortunatamente ci sono numerose altre alternative a Levico nelle quali poter passare parte della serata senza paura di fare brutte figure con gli ospiti».

E Luca Libardi, il titolare che dice? «No comment», è la risposta riguardo l'accaduto nel suo locale. Poi aggiunge soltanto: «A fine stagione mi premurerò come Associazione degli albergatori (l'Asat appunto) di dare una risposta organica a tutte le lamentele da parte di turisti apparse in questi mesi sulla stampa». Appuntamento quindi tra qualche giorno per capire perché i turisti si lamentino. Parola di Luca Libardi.













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