Ladri in fuga sul tetto: arrestati in tre

Presi dalla polizia grazie alla segnalazione di una donna. Addosso al gruppo sono stati trovati decine di gioielli e mille euro



TRENTO. Uno lo hanno trovato nascosto nella macchina, gli altri due li hanno visti spuntare dalla velux, sul tetto di una casa. Addosso a tutti e tre hanno trovato gioielli e denaro. E ora sono nella camera di sicurezza della questura in attesa della direttissima di questa mattina dove dovranno rispondere dell’accusa di furto. Cinque i colpi che la polizia imputa ai tre ma sono ancora in corso delle verifiche da parte della squadra mobile per capire a chi appartengono tutti i gioielli che sarebbero stati ritrovati addosso ai tre. Che a Trento erano in trasferta visto che la loro residenza è nell’astigiano.

Ma andiamo con ordine per raccontare questi tre arresti in flagranza. Verso le 12.30 di ieri una donna telefona alla polizia. È preoccupata perché pochi minuti prima, alla sua porta (abita a Gardolo di mezzo) ha suonato un uomo chiedendole un’indicazione stradale. Non convinta ha controllato la situazione dalla finestra e ha visto che lo stesso uomo, assieme ad un altro, stava suonando anche ad altri campanelli. Pochi minuti e sul posto sono arrivate tre macchine (fra volante e mobile, si tratta di personale che era impegnato nei controlli del territorio voluti dal questore). E gli agenti sono «attirati» da una Punto che si trovava ferma nel parcheggio delle ex scuole. E in particolare da una persona che stava cercando di nascondersi fra i sedili anteriori. E mentre i poliziotti iniziavano a controllarlo, hanno visto due testa spuntare da un velux sul tetto di una casa. E dopo le teste sono comparsi anche i corpi di due che stavano cercando una via di fuga attraverso i tetti.

Alla vista delle macchine della polizia, hanno però desistito e sotto gli occhi degli agenti sono scesi con calma, ritornando a terra. La situazione era alquanto particolare e dai controlli successivi, addosso ai tre è stata trovava delle refurtiva. Gioielli e denaro, il tutto sistemato un sacchetti separati come se avessero già un destinatario. Vista la situazione per i tre è scattato subito l’arresto con l’accusa di furto. E sono iniziate le verifiche per cercare di ricostruire la vicenda. Che già qualche ora dopo i contorni hanno iniziato a definirsi. Cinque le persone che si sono rivolte alla questura per denunciare il furto patito. E che nella refurtiva che è stata recuperata hanno ritrovato i loro gioielli. Ma i «pezzi» che ancora non hanno ritrovato il padrone sono molti e in questo senso proseguono le verifiche da parte della squadra mobile.

I tre sono stati trovati fra piazza Sontacchi e via della Cavada ma non si esclude che possano aver «operato» anche in altre zone della città. Tutti particolari che dovranno essere valutati e analizzati per fare totale chiarezza sulla vicenda e capire il «ruolo» dei tre. Che sono Albert Margjoni, 26enne albanese con diversi precedenti alle spalle, Carlo Massa, 44enne, nomade residente nell’astigiano e Andrea Torrisi, 27enne piemontese, incensurato prima dell’arresto di ieri pomeriggio.

Oggi i tre compariranno davanti al giudice per la convalida e direttissima.

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