Ladri in casa, paura a Pomarolo
Il sindaco Fasanelli chiede attenzione a targhe e persone sospette: «Segnalatele ai carabinieri»
POMAROLO. Gli ultimi episodi risalivano a un paio di anni fa, d’estate. Ma l’altra sera, fra le 17 e le 19, due persone hanno messo a segno tre furti: in due casi è scattato l’allarme dell’abitazione, in un episodio i ladri invece sono riusciti a forzare la porta finestra e si sono introdotti nell’appartamento. Bilancio del furto: qualche monile, spiccioli e orologi. I padroni di casa hanno avvertito i carabinieri che, dopo i rilievi della squadra scientifica, hanno raccolto le loro denunce.
In poche ore, in paese, si è diffusa l’eco dei furti. Chi parlava di una decina di episodi, chi solo di un paio. Il sindaco di Pomarolo, Massimo Fasanelli, preoccupato per le varie segnalazioni, ha chiesto e ottenuto un incontro con il comandante della stazione dei carabinieri di Villa Lagarina. Il quale ha confermato i tre episodi, ma ha chiesto al sindaco Fasanelli di non allarmare la cittadinanza, ma di invitarla alla massima collaborazione.
Migliorare il rapporto di collaborazione con le forze dell’ordine (siano essi carabinieri o polizia) può diventare strumento efficace per evitare il diffondersi di episodi di microcriminalità, come i furti in abitazione, spiega Fasanelli. «Questi ladri arrivano sicuramente da fuori Trentino - spiega il sindaco Fasanelli - colpiscono nel tardo pomeriggio, da quando inizia a fare buio. I cittadini devono fare attenzione a macchine particolari, ai numeri di targa, a persone con atteggiamenti sospetti. Basta una telefonata al 112 o al 113, dando più informazioni possibili. Inoltre bisogna sempre chiudere bene gli infissi. E se si esce di casa per tanto tempo, lasciare una luce accesa». Tecnica classica per i ladri: suonano il campanello, se non ricevono risposta entrano in azione, bucando l’infisso e piegando la maniglia. Dentro, rubano tutto quello che possono.
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