Ladri in campagna rubati i meli «brevettati»

Il furto è avvenuto nella campagna di Luigino Laner, presidente dell’Agro Irriguo «Non si tratta di vandalismo: le piante sono state estirpate con delicatezza»


di Roberto Gerola


PERGINE. Che rubassero di tutto, si sapeva già, ma anche quattro piante di mele complete di radici e non ancora in fiore, questo non era mai successo, almeno nella piana perginese. Anche perché non si è trattato sicuramente di un atto di vandalismo, tutt’altro.

Le piante sono state trafugate con tutta la delicatezza possibile: la terra è stata smossa opportunamente intorno alle radici, il tronco (ancora particolarmente, esile) è stato slegato dal filo che li sosteneva tagliando gli ancoraggi di plastica, rami non ne sono stati spezzati.

Le piante sradicate e trafugate sono quattro, sono piante di qualità “brevettata”, anche se la produzione dovrebbe avvenire fra un paio d’anni, visto che hanno appena due anni di vita, il tronco è di 2/3 centimetri , in autunno produrranno si e no 3 chili di mele a pianta. Ad accorgersi del furto, ieri mattina, è stato il proprietario, quando si è recato nel frutteto per un trattamento con prodotti a tutela delle piante. Ha visto i segni lasciati dalle ruote di un automezzo tra i filari e si è allarmato pensando al peggio, ovvero a piante tagliate o spezzate. Invece tra i due pali di cemento a sostegno del cavo cui sono fissati gli alberelli di mele, invece che le tradizionali 7 piantine, solo tre: una all’inizio, una alla fine, un’altra in mezzo a fianco della quale due “vuoti” e due buche su ciascun lato.

Il frutteto si trova lungo via Lagorai (la strada per Canezza) tra la struttura del macello e la casa fersinale posta sull’argine del Fersina a ridosso del ponte. Accanto a lunghe file di ciliegi (e un po’ più a monte delle stesse) altre fine di meli di appena due anni di vita. Il proprietario è Luigi Laner, personaggio noto del Perginese, in quanto da tempo presidente del Cmf Agro Irriguo Perginese che nella carica ha seguito le orme del padre Lino per anni presidente dell’organismo agricolo oltre che fondatore. Ad escludere un atto di vandalismo, è Luigino Laner stesso.

«Se avessero voluto fare un dispetto - ci diceva ieri - bastava semplicemente usare una forbice e tagliare il tronco. Produrranno 3 o 4 chili l’una, saranno pronte fra un paio d’anni». Poi aggiunge che i ladri hanno usato appunto molta delicatezza per non rovinare la pianta. «Evidentemente le potranno usare in giardino - dice ancora - perché con quattro piante non è che si faccia granché».

Laner spiega poi che quei meli sono di una specie particolare. «In sostanza, è brevettata, quindi se i frutti sono messi sul mercato, c’è il rischio di individuare l’autore. Si tratta insomma di una qualità speciale che nel Perginese non si trova».

Il danno? Luigino Laner frutticoltore da sempre e a tempo pieno, sorride.

«Con circa 100/150 euro, si possono trovare piante uguali, senza tanta fatica e soprattutto senza correre il rischio di essere scoperti. Non ho sporto neanche denuncia».

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